Prima dell'ok all'ordine del giorno su Ilario Castagner, il consiglio comunale di Perugia ha ricordato Laura Buco
Via libera unanime (27 favorevoli) martedì mattina in consiglio comunale all’intitolazione del Santa Giuliana a Ilario Castagner.
La seduta della massima assise di Perugia si è aperta con un commosso ricordo di Laura Buco, la portavoce del sindaco scomparsa lo scorso fine settimana a soli 42 anni. Il presidente del Consiglio Nilo Arcudi ha dedicato alla giovane politica un minuto di silenzio, ricordandola come “dirigente politico di primissimo piano”, “cara amica” e “persona straordinaria e generosa da cui trasparivano amore per la vita, equilibrio, entusiasmo e passione. Per nove anni a Palazzo dei Priori a fianco del sindaco Andrea Romizi – ha continuato il presidente -, Laura Buco ha condiviso con tanti riflessioni non solo sulla politica e sulla città ma anche sulla vita. Per questo il Consiglio, con unanime sentimento di affetto, “si stringe ai suoi familiari ed esprime vicinanza per una perdita difficile da comprendere e accettare”.
Tra gli atti discussi, come detto, l’ordine del giorno presentato da Michele Nannarone (FdI) e Francesco Zuccherini (Pd) e sottoscritto da tutti i consiglieri per l’intitolazione a Ilario Castagner dello stadio-arena Santa Giuliana. Zuccherini ha ricordato che in IV commissione c’è stata ampia collaborazione da parte di tutti i gruppi e ha auspicato che si proceda anche all’affissione di una targa per Giorgio Molini, come deciso già nella scorsa consiliatura e ribadito all’inizio di quella corso.
Ilario Castagner – ha poi ricordato illustrando l’atto –, scomparso lo scorso febbraio, nasce a Vittorio Veneto nel 1940. La sua vita professionale è stata fortemente caratterizzata dal calcio, prima come calciatore e poi come allenatore e dirigente sportivo. La vita e la carriera sono state legate alla città di Perugia fin dagli anni Sessanta, quando fu calciatore della squadra della città, e successivamente, negli anni Settanta e Novanta, da allenatore. Castagner, inoltre, ha scelto di vivere con la famiglia proprio nel capoluogo umbro.
E’ stato soprattutto l’allenatore del “Perugia dei Miracoli”, nella seconda metà degli anni Settanta, con il quale vinse il campionato di serie B e, successivamente, arrivò secondo nel campionato di serie A 78/79, concludendo la stagione senza perdere mai una partita. Tornò ad allenare la squadra negli anni Novanta, vincendo il campionato di C1 nel 1993 e ottenendo la promozione in serie A nel 1998, dopo essere subentrato a campionato in corso ed aver effettuato una rimonta insperata che portò allo spareggio vincente di Reggio Emilia contro il Torino.
Oltre ad aver portato in alto i colori del Perugia Calcio, ha dato (e sempre darà) lustro alla città, diventata protagonista a livello nazionale e non solo, contribuendo quindi a diffondere il nome di Perugia grazie alle imprese delle sue squadre (dal “Perugia dei Miracoli” in avanti fino alla fine degli anni Novanta).
Una parte considerevole dei successi professionali di Castagner, che ha portato il Perugia nella storia con il “Perugia dei miracoli” e la prima storica promozione in serie A nel 1975, è fortemente legata a un luogo simbolo della città: lo stadio Santa Giuliana.
Dopo la sua morte è nato un dibattito in città, nel quale sono emerse numerose idee per ricordare l’uomo e il professionista. Dalle colonne de “Il Messaggero”, in particolare, è partita una campagna di sensibilizzazione, al fine di intitolare lo Stadio/Arena Santa Giuliana a Castagner.
Ciò premesso, condividendo la proposta avanzata da molti cittadini e dal quotidiano, l’odg impegna sindaco e giunta a cambiare la denominazione del Santa Giuliana come segue: Stadio (o Arena) Santa Giuliana – Ilario Castagner.
Michele Nannarone (FdI) ha quindi ricordato che in IV commissione sono stati ascoltati ospiti esterni (in particolare Walter Novellino, Franco Vannini, il figlio di Castagner e Andrea Arena, rappresentante del mondo sportivo) che hanno manifestato il loro sostegno all’iniziativa. Attraverso il dibattito in commissione, secondo il consigliere, è pienamente emerso che Ilario Castagner ha permesso a un intero territorio di innamorarsi di una squadra e di immedesimarsi in essa, favorendo così la nascita o il rafforzamento del sentimento di appartenenza alla città attraverso lo sport. Ha anche ricordato un aneddoto relativo al rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli avvocati nel 2019, quando ci si accorse che una scheda recava l’intera formazione del Perugia dei miracoli e citava anche Castagner. Nannarone ha concluso esprimendo soddisfazione per aver portato a termine un’iniziativa molto sentita e largamente partecipata.
Paolo Befani (FdI) ha aggiunto che, grazie all’ampia discussione e alla partecipazione di tutti, sono emersi aspetti che lo hanno convinto della bontà dell’iniziativa. Proprio attraverso il dibattito ha infatti superato le perplessità iniziali, legate soprattutto al fatto che lo stadio Santa Giuliana ha già un nome importante e che non va dimenticato. Due sedute di commissione particolarmente sentite hanno tuttavia fatto emergere quanto il Perugia dei miracoli, legato anche a una fase economica e industriale felice che vedeva Perugia sugli scudi, sia stato importante per la città. Inoltre, come più volte è stato sottolineato, il nome “Santa Giuliana” non sparirà, in base a quanto previsto dall’atto.
Emanuela Mori (Italia Viva) ha ribadito che l’odg ha saputo coinvolgere l’intero Consiglio proponendo un’iniziativa volta a celebrare, come giusto, un simbolo del sogno del Grande Perugia, un uomo silenzioso e modesto, che insieme al presidente Franco D’Attoma fece durare il miracolo per anni e trasformò una squadra di periferia in esempio del nuovo calcio italiano, in un team capace di competere con quelli più blasonati. Castagner – ha concluso -, personaggio simbolo del nostro sport, merita di restare impresso nella storia della città.