Proprio in questi giorni al tribunale di Perugia si sono visti due ‘strascichi’ del processo a Riccardo e Valerio Menenti. E’ di stamattina l’udienza in cui l’avvocato Manuela Lupo si è opposta alla richiesta di archiviazione formulata dal procuratore aggiunto, Antonella Duchini, nei confronti di Alessandro Fisniku, un amico di Alessandro Polizzi, che, secondo la denuncia di Valerio Menenti lo avrebbe aggredito tre giorni prima della tragedia di quattro anni fa.
La denuncia Menenti junior ha denunciato Fisniku quando era stato arrestato per l’omicidio di Alessandro Polizzi: aveva detto che anche lui aveva preso parte a quella aggressione avvenuta fuori da un locale perugino due notti prima che Riccardo Menenti uccidesse Polizzi e cercasse di fare lo stesso con Julia Tosti. Da lì era nata un’indagine e l’amico di Polizzi – difeso dagli avvocati Guido Rondoni e Daniela Paccoi – era stato iscritto nel registro degli indagati.
Archiviazione Ma adesso il magistrato ritiene che non ci siano gli estremi per proseguire con la richiesta di rinvio a giudizio. Per Duchini infatti, Fisniku quella notte, presente come raccontato da Julia Tosti, non avrebbe preso parte attivamente al pestaggio di Menenti. Manuela Lupo però ha chiesto al gip Lidia Brutti di disporre ulteriori indagini perché, secondo lei gli estremi per perseguirlo penalmente ci sono.
Condannata la ex di Valerio E’ di due giorni fa invece la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione con pena sospesa della ex fidanzata di Valerio Menenti. La giovane ha patteggiato una condanna per falsa testimonianza dopo che i giudici della Corte d’Assise di Perugia avevano rimesso gli atti alla procura ritenendo falsa la sua deposizione riguardo alla sua presenza in ospedale. La giovane, secondo la procura, avrebbe voluto screditare la testimonianza di Alina Boszo, teste chiave del delitto Polizzi. Adesso, con l’ok del pm titolare, Gemma Miliani, il suo avvocato, Michele Nannarone, ha patteggiato 16 mesi di reclusione.
Cassazione Intanto, i due Menenti, accusati dalla procura di Perugia di essere uno il mandante (Valerio) e uno l’esecutore ( Riccardo) dell’omicidio di Alessandro Polizzi, sono in attesa della fissazione dell’udienza in Corte di Cassazione, a cui hanno fatto ricorso i loro legali per vedersi ribaltare la sentenza perugina di colpevolezza.