Prima lo ha avvicinato uno straniero che, minacciandolo e mettendogli le mani nelle tasche della giacca, gli ha intimato di consegnargli tutti i soldi che aveva e il cellulare. Al rifiuto dello studente, lo straniero ha chiamato un connazionale. Lo studente si è però liberato dalla stretta dell’uomo che tentava di rapinarlo e, inseguito dai due stranieri, si è andato a rifugiare nella sede universitaria di via Carlo Manuali, da dove era appena uscito. La presenza del custode dell’edificio universitario ha indotto i due stranieri a desistere dal loro intento.
Il tentativo di rapina è avvenuto nel tardo pomeriggio di mercoledì, ma nell’ambiente universitario è circolato solo il giorno dopo. Quando il ragazzo ha confidato l’accaduto ad altri studenti universitari e ad alcuni professori. E’ così emerso che non si è trattato di un episodio isolato. Un altro studente ha detto infatti di essere stato importunato da alcuni individui che volevano prendergli i soldi. Una studentessa, invece, ha raccontato di essere stata molestata, sempre da due ragazzi stranieri, qualche tempo fa.
Tutti episodi avvenuti in viale Carlo Manuali, poco distante dall’uscita del parcheggio Le Briglie. Un’area a ridosso del centro storico, con la strada che scende tra un boschetto, incontrando la sede dell’Ufficio scolastico regionale, gli uffici distaccati dell’Università per stranieri, il Liceo scientifico Galilei.
Le attività dell’Istituto superiore si svolgono prevalentemente la mattina, quando la situazione è più tranquilla. Analogamente, l’Ufficio scolastico regionale è aperto nelle ore della mattina e nel primo pomeriggio. Capita invece che gli studenti universitari debbano fermarsi in sede fino al tardo pomeriggio. E sono loro, infatti, ad essere più spaventati. Il luogo, pur essendo a ridosso del centro storico, resta piuttosto isolato e la vegetazione può favorire i malintenzionati, che possono restare nascosti e spuntare improvvisamente davanti alle vittime scelte per le loro angherie.
Quando si è sparsa la voce di questo ennesimo brutto episodio, alcuni studenti hanno chiesto ai loro professori di farsi portavoce, presso le istituzioni, di questa situazione, affinché nella zona vengano intensificati i controlli.