Gli Agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno effettuato l’espulsione e l’ accompagnamento al C.I.E. di un 30enne tunisino, scarcerato da Capanne per fine pena.
Lo straniero era stato arrestato a Perugia per la prima volta dai Carabinieri nel febbraio del 2010, poco dopo che era arrivato in Italia, mentre con un connazionale era in possesso di 50 grammi di cocaina; per questo motivo era stato condannato, con patteggiamento a due anni di reclusione e 6mila euro di multa, pena sospesa perché incensurato .
Nel giugno del 2010 l’Ufficio Immigrazione respinge la sua istanza di “sanatoria” finalizzata ad ottenere un permesso di soggiorno in quanto gli accertamenti hanno evidenziato che il suo “datore di lavoro” aveva presentato una falsa documentazione relativa al suo impiego e che il rapporto di lavoro era fittizio; per tale circostanza l’uomo, residente a Piegaro , è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia.
Nell’ottobre successivo è stato nuovamente arrestato dai Carabinieri perché sorpreso a Corciano in possesso di 30 grammi di cocaina; successivamente in Ospedale dalle radiografie è emerso che aveva in corpo altri tre involucri analoghi e per questo è stato nuovamente condannato a quattro anni di detenzione e da allora non è più uscito dalla casa di reclusione.
Lo straniero, che era arrivato in Italia via Germania, ove aveva frequentato un corso di studi in informatica; durante la detenzione in carcere, aveva più volte chiesto di fare ritorno al più presto nel suo paese di origine.
In questi giorni è arrivato il Provvedimento dell’Ufficio di Sorveglianza che ne ha disposto l’espulsione quale misura alternativa alla detenzione; quindi l’uscita dal carcere, il trasferimento in Questura, la notifica del Provvedimento di Espulsione ed il suo trasferimento, con tre agenti di scorta, fino ad un C.I.E. del Sud Italia da dove, dopo il rilascio di un passaporto, verrà rimpatriato .