“Il sistema di Protezione civile che abbiamo realizzato in Umbria, che vede impegnati oltre 3mila 800 volontari, non solo va salvaguardato, ma potenziato ulteriormente”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso della riunione svoltasi a Palazzo Donini, a Perugia, con la Consulta regionale delle associazioni di volontariato della Protezione civile.
“Il nostro sistema di Protezione civile – ha affermato Marini – figlio del drammatico sisma del 1997, rappresenta oggi un modello di riferimento a livello nazionale ed è per noi un punto di riferimento irrinunciabile per l’organizzazione della nostra rete di Protezione civile”.
Nel corso dell’incontro, la presidente ha preso atto delle diverse questioni poste dai rappresentanti della Consulta circa la necessità di mettere tutto il sistema del volontariato di protezione civile nelle condizioni migliori per poter operare e svolgere al meglio la funzione di supporto alle autorità pubbliche in occasione di emergenze o di eventi che richiedano l’impiego dell’organizzazione di volontari di Protezione civile.
“Come Giunta regionale – ha proseguito la presidente – cercheremo di mettere in campo misure che possano garantire alla Consulta ed a tutto il mondo del volontariato di poter continuare a svolgere la loro fondamentale azione. Ciò, sia sul versante della dotazione di mezzi e strumenti, sia su quello della formazione dei volontari. Un sistema di protezione civile che vede impegnati migliaia di volontari necessità di un livello di organizzazione che sia efficiente. E tanto più il sistema è organizzato e professionale – come nel caso di quello umbro – tanto più la sua opera è utile e positiva”.
Per la presidente Marini – che ha sottolineato come purtroppo dal 2008 lo Stato ha quasi azzerato le risorse per questo tipo di attività – “una buona organizzazione ed una costante attività di volontariato aiutano a far crescere e diffondere la stessa cultura della protezione civile”.