Il clima si incendia e ogni tema cittadino diventa il territorio di scontro dei candidati e dei partiti che si confronteranno alle amministrative di Perugia. Nessun argomento viene risparmiato e allora proviamo a tracciare la sintesi di una giornata fatta di interventi, botta e risposta e prese di posizione su un quadro di tematiche che spaziano dalla cronaca, alla biblioteca di Villa Urbani fino alla spinosa questione dello “steccone” di San Bevignate.
L'omicidio all'ostello. Anche il delitto all'ostello di via Romana ha aperto il fronte della polemiche. Indignazione è stata espressa dal consigliere regionale del Nuovo Centro Destra, Massimo Monni: “Ennesimo gravissimo atto che continua ad incrementare il senso di insicurezza dei cittadini”. “I nostri amministratori – denuncia Monni – continuano a nascondere la testa sotto la sabbia e a sentirsi offesi se Perugia viene classificata come una città violenta e insicura, dove il degrado e la droga le hanno strappato la serenità di un tempo. Ma dove vivono? È inutile che il sindaco Boccali ribatta duro e parli di strumentalizzazione politica a chi ha il coraggio di parlare apertamente dei problemi criminosi di Perugia”. A rispondere è l'assessore al Comune Andrea Cernicchi: “Quello che è accaduto ieri sera, che poteva accadere dovunque, ci colpisce e ci addolora molto. Colpisce e addolora prima di tutti gli operatori che lavorano a quel servizio con passione e con grandi difficoltà. Bisogna sottolineare che si tratta di un servizio a bassa soglia: siamo in pratica nella prima linea del disagio, perché tutte le persone ospitate nel centro durante la notte, inviate dalla Asl, anche attraverso l’unità di strada, soffrono situazioni di grave emergenza sociale. Il delitto non deve mettere comunque in discussione un servizio che è riuscito e riesce a prevenire molti rischi. Resta un presidio fondamentale per situazioni che altrimenti non avrebbero soluzioni”.
Villa Urbani. “La storica residenza di “Villa Urbani” non sarà venduta – lo spiega il sindaco Wladimiro Boccali – Era l’ impegno che mi ero assunto, lo scorso 19 Febbraio, con i rappresentanti del comitato , e che ho mantenuto in giunta, ieri pomeriggio: dopo anni che la struttura era inserita nel Piano alienazioni, ora è stata cancellata. Va, però, precisato che la Biblioteca degli Arconi (recuperiamo e riqualifichiamo uno spazio centrale e strategico della città) non è in antitesi con Villa Urbani e che i finanziamenti della prima nulla hanno a che fare con la vendita della seconda”. Qui a ribattere è la sfidante alle primarie del Pd Anna Rita Fioroni: “Vediamo con piacere che il nostro programma di rinnovamento della città porti già a due risultati positivi: Villa Urbani e San Bevignate. Ci fa piacere apprendere che su questioni così importanti per i residenti e non l’amministrazione comunale abbia preso posizione sostenendo le nostre proposte, nate da un confronto partecipato e consapevole con i cittadini impegnati a sostenere le loro ragioni sulle singole questioni poste”.
Lo “steccone” di San Bevignate. Il sindaco Boccali ha fermato i lavori, ma di certo non le polemiche. Prese di posizione piovono a dirotto sul progetto della nuova residenza dell'Adisu. Stefano Vinti si chiede che fine ha fatto il progetto per la chiesa di San Bevignate. Vinti ricorda che nel 2005, molti importanti relatori dei paesi europei partner del progetto (Spagna, Francia, Malta) “Milites Templi”, oltre che alcuni tra gli specialisti più accreditati nello studio della storia dell’Ordine dei Templari e della relativa produzione architettonico-pittorica, si ritrovarono a dibattere della storia della chiesa di San Bevignate a Perugia, chiesa in cui, nonostante le traversie affrontate nei secoli, è conservato uno dei tre cicli pittorici superstiti dopo la distruzione dell’Ordine. “A conclusione – spiega Vinti – il Comune di Perugia presentava un progetto ambizioso: la realizzazione di un Centro di documentazione sull'Ordine Templare all'interno della Chiesa di San Bevignate. Peccato oggi ritrovarsi a discutere dell’opportunità di realizzare una nuova casa dello studente proprio accanto alla magnifica chiesa-fortezza che gestiva i possedimenti e la politica dell’Ordine nell’Italia centrale. Ma che fine ha fatto il Progetto Milites-Templi?”. Interviene poi il consigliere comunale Pier Luigi Neri: “ I favorevoli ed i contrari, i curiosi ed i disinteressati, in qualche modo in tanti hanno fatto capire come la pensano, anche modificando radicalmente quanto detto e deciso nel 2007. Il PdCI ad esempio non ha cambiato il suo netto rifiuto, espresso già allora in Consiglio Comunale, andando in contrasto con gli alleati del centro-sinistra, sostanzialmente proni, silenti e consenzienti su scelte urbanistiche che avrebbero compromesso un ambito territoriale e storico di particolare pregio. Tutti quindi si sono espressi, salvo che il Sindaco: egli è perplesso! Nell’arco di un settennato, non presidenziale, ma assessorile e sindacale, improvvisamente e nelle stesse ore in cui va magnificando la sua candidatura per un secondo mandato, dichiara la sua perplessità! La Città non vuole vederlo perplesso, vuole sapere cosa deciderà di fare! Lunedì ci sarà il Consiglio Comunale, faccia conoscere le sue decisioni, altrimenti sarebbe solo ipocrisia o cerchiobottismo”. Poi la nota dei 5Stelle: “ A Perugia si intende causare un danno ambientale e paesaggistico irreversibile, con la costruzione di una residenza per studenti Adisu a due passi dalla chiesa di San Bevignate, andando persino a sgombrare il terreno dagli oliveti per far posto al nuovo edificio” dichiarano i deputati umbri del Movimento 5 Stelle, Tiziana Ciprini e Filippo Gallinella. “Con il deputato Filippo Gallinella –conclude la Ciprini – abbiamo presentato un’interrogazione al Ministro Franceschini, al Ministro delle infrastrutture Lupi e al Ministro dell'interno Alfano per sapere quali iniziative intendano intraprendere per ovviare al rischio di arrecare irreversibili danni paesistici alla chiesa di San Bevignate e al sito ambientale nel quale sorge e se, nella decisione adottata nel 2007 di costruire la nuova residenza universitaria, sia stato valutato l’impatto dell’opera sull’ambiente e il paesaggio nel suo complesso”.
E intanto l'Idv incontra la Fioroni e invita alle primarie. Incontro positivo come lo ha definito lo stesso Pipitone. “C'è molta sintonia tra quello che l'Idv auspica per il rinnovamento di Perugia e il programma della candidata Anna Rita Fioroni – spiega Pipitone – L'Italia dei Valori immagina una città che esca rapidamente dalla profonda crisi che l'ha colpita. Vogliamo una Perugia che riveda le sue politiche edilizie in una logica di risparmio del territorio e di recupero del già costruito. Politiche di sviluppo e rilancio del centro storico attraverso una maggiore offerta culturale e una precisa strategia sulla sicurezza e l'ordine pubblico che coinvolga sempre di più istituzioni e forze dell'ordine. C'è la necessità ormai improrogabile di migliorare la qualità della vita e questo è possibile solo coniugando tutti questi elementi e sostenendo le piccole e grandi attività economiche del territorio”. E poi un forte appello alla partecipazione al voto: “E' un appuntamento, quello delle primarie al quale non soltanto gli elettori del Pd devono partecipare per questo invitiamo alla massima adesione a questo importante appuntamento, il cui esito evidenzierà la persona ed il programma con il quale tutto il centro sinistra, Idv compreso, si dovrà confrontare”.
S.Cipriani