Lu. Bi.
Si fingeva una dottoressa o un avvocato, presidiando le zone limitrofe all'ospedale, fermando i passanti e chiedendo loro un piccolo aiuto economico per un'urgenza improvvisa. La donna era già nota alle forze dell'ordine per essere già stata sorpresa in analoghi atteggiamenti, ma dopo le indagini della sezione Anticrimine della questura di Perugia, per C.S. 35 anni, sono scattate le manette. La donna, oltre a mettere a segno a segno altre truffe nei pressi del parcheggio dell'ospedale, è risultata anche essere complice in una rapina impropria commessa lo scorso 10 marzo, quando, con la complicità di un uomo robusto, aveva violentemente minacciato un uomo che l'aveva sorpresa a rubare il portafogli in una stanza di degenza del reparto Pediatria.
Alla donna sono anche contestate numerose violazioni di sorveglianza speciale, stabilite dal tribunale di Perugia, che aveva imposto alla donna di mettersi alla ricerca di un lavoro stabile, di vivere onestamente, di non associarsi abitualmente con delinquenti, di non uscire dal proprio domicilio dalle ore 22 alle ore 06 , e di trovarsi una stabile dimora e di presentarsi periodicamente presso un ufficio di polizia.
Vista la condotta inosservante di quanto stabilito dal tribunale, il pm Petrazzini ha richiesto una misura di custodia cautelare in carcere, convalidate poi dal Gip, Lidia Brutti.
La donna è stata quindi accompagnata dai Carabinieri al carcere di “Capanne”.
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