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Perugia, sì dal Consiglio provinciale al riconoscimento di internet “bene comune”

Inserimento di “internet bene comune” nello Statuto della Provincia, miglioramento dell'accessibilità del sito dell’Ente e implementazione della rete sul territorio: queste le indicazioni giunte ieri dal Consiglio provinciale di Perugia che all’unanimità ha votato un documento suggerito dalla terza Commissione consiliare. La stessa, che, come riferito dal vicepresidente Luigi Andreani, a lungo ha riflettuto, grazie ad una mozione presentata da Luca Baldelli, sulla necessità di giungere alla dichiarazione di internet quale bene comune e di recepire questo principio all’interno dello Statuto dell’Ente. Con l’approvazione del documento, dunque, si impegna la Giunta a fare in modo che, con opportune iniziative sinergiche a livello istituzionale, internet sia universalmente dichiarato un “bene comune”; ad inserire il concetto nello Statuto; a migliorare ulteriormente l'accessibilità del sito dell'Ente, compatibilmente con le risorse disponibili; ad intraprendere efficaci azioni interistituzionali per potenziare il più possibile le infrastrutture di rete e garantire la migliore accessibilità alle informazioni per mezzo delle stesse.

“L’atto di oggi – ha commentato il vicepresidente della Provincia Aviano Rossi – è anche una gratificazione e una sorta di ratifica di quanto compiuto da questo Ente negli ultimi quattro anni”. Rossi ha quindi sottolineato l’importanza assunta dalla interconnettività a livello generale, anche sotto il profilo economico. “Un cittadino che non ha la possibilità di connettersi – sono state le sue parole – è un discriminato”. Il vicepresidente ha quindi fatto notare come l’Italia e l’Umbria in particolare scontino ancora il duplice problema del “digital” e del “cultural divide”. “Sul primo fronte – ha dichiarato Rossi – l’Umbria deve ancora recuperare molto terreno; rispetto al secondo problema, grazie alle risorse previste dal Fondo Sociale Europeo, la Provincia ha favorito già la formazione di migliaia di persone”. Rossi ha quindi riferito sugli investimenti compiuti dall’Ente per migliorare l’accessibilità del proprio portale, soprattutto nella sezione formazione-lavoro che da sola totalizza l’80% dei contatti (ovvero qualche milione di accessi ogni anno). Buona la performance della Provincia di Perugia inoltre per quanto riguarda l’utilizzo di software open (tanto da risultare tra le prime 10 Province italiane), dei social network al fine di incrementare l’interattività senza costi aggiuntivi, la connettività tra le scuole e la messa a disposizione di postazioni internet all’interno degli Sportelli del cittadino. “Credo nelle potenzialità di internet per tutta la pubblica amministrazione – sono state le parole di Franco Granocchia (Idv) -: auspico l’apertura di un confronto sull’argomento con Anci e Regione, nell’interesse di tutti i cittadini”. Anche per Enrico Bastioli (Socialisti e Riformisti per l’Umbria) si tratta di un tema di grande valore.

“La Provincia – ha sostenuto – in questi anni ha fatto un ottimo lavoro”. Michele Martorelli (Pdl) ha posto l’accento sull’utilità per una pubblica amministrazione di far veicolare le informazioni necessarie ai cittadini sulla rete in quanto ormai tutto passa attraverso internet. A suo avviso inoltre sarebbe intelligente se UPI creasse un Database unico per tutte le Province. “La rete è nella mani di tutti – ha dichiarato – ed è opportuno comprendere la portata dello strumento”. Per Claudio Fallarino (Pd) l’impegno ora deve andare nella direzione di potenziare le infrastrutture e quindi migliorare il servizio, mentre per Piero Sorcini (Pdl) è giunto il momento di impegnarsi per innalzare il livello di accesso. “La Provincia – sono state le sue parole – dovrebbe pensare a corsi per ampliare la platea di chi accede alla rete, così da dare concretezza agli impegni assunti oggi”.