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Perugia Pride Village, “lobby gay patrocinata da Comune e Regione”

Perugia, Bologna, Milano, Napoli, Roma: queste alcune delle 15 città dove, il 27 e 28 giugno prossimi, si terrà la Giornata Mondiale dell’Orgoglio LGBT (lesbico, gay, bisessuale e transessuale). La festa per i diritti e l’uguaglianza colorerà di arcobaleno anche le strade di Benevento, Cagliari, Catania, Foggia, Genova, Palermo, Pavia, Reggio Calabria, Torino e Verona. Nel capoluogo umbro, l’associazione Omphalos Arcigay Arcilesbica, la principale associazione umbra di promozione dei diritti e della cultura LGBT, si è impegnata nella realizzazione di un grande evento, il Perugia Pride Village, che si terrà ai Giardini del Frontone. Dopo le prime due edizioni degli scorsi anni, dunque, l’Omphalos Perugia vuole “continuare ad offrire alla cittadinanza uno spazio inclusivo dove socializzare, informarsi e divertirsi“, scrive l’associazione in una nota.

Il patrocinio della discordia – L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Comune di Perugia e della Regione Umbria. Un fatto non ben accolto dal Movimento per Perugia di Carla Spagnoli, che ha paralto di “lobby gay”. In campo anche questioni monetarie: per l’evento, infatti, “il Comune ha dato il patrocinio morale, cioè senza fondi, mentre la Regione di Catiuscia Marini ha già stanziato circa 4.000 euro, che si sommano ai 3.500 euro concessi l’anno scorso all’Omphalos per organizzare il “2nd Omphalos Tournment” e il “Perugia Pride Village 2014” e ai 2.500 euro dati nel 2013 per l’organizzazione di un “Torneo di Pallavolo LGBT” e del “1st Omphalos Tournment Volley”, scrive Spagnoli. “Solo dal 2013 a oggi la sinistra in Regione ha dato all’Omphalos qualcosa come 10.000 euro! Notiamo con disappunto che i nostri politici continuano a fare a gara nel dare sostegno e garanzie alle lobby gay, che rappresentano una minima parte della popolazione, a discapito delle famiglie! Perché questi soldi della Regione non vengono destinati ai fondi per le famiglie, drasticamente ridotti e tagliati?”, chiede la Presidente del Movimento.

Tra “famiglia naturale”, attacchi ideologici e “linciaggi sui media e su internet contro chi non la pensa come loro” (“loro” per Spagnoli sarebbero gli appartenenti alla cultura LGBT), Movimento per Perugia chiede di seguire l’esempio del Comune di Assisi e della Regione Lombardia, dove è stata approvata una mozione a sostegno della famiglia naturale. C’è spazio anche per le “Sentinelle in piedi”, che dovrebbero, secondo Spagnoli, ricevere supporto e patrocinio da parte delle istituzioni, nonostante, ricordiamo, non siano costituiti in associazioni, prerequisito a volte importante per ricevere finanziamenti dal pubblico.

L’affitto – Ci risulta peraltro che per la sede perugina l’Arcigay paga un affitto complessivo di 3.285 euro l’anno al Comune che però ha stanziato per loro 1.000 euro come contributo in quanto associazione. L’ex sindaco Boccali, d’altronde, è stato tra i fondatori dell’Omphalos Arcigay di Perugia ed è stata la sua giunta a permettere nel 2013 l’organizzazione del primo “Perugia Pride Village”, ovviamente patrocinato dal Comune. Oggi si pensa solo a proteggere la potente minoranza gay e nessuno parla più di come tutelare le nostre famiglie”, conclude Spagnoli.

L’Omphalos Perugia ha smorzato i toni della polemica: “le dichiarazioni di Carla Spagnoli lasciano il tempo che trovano”, è stato detto al telefono con Tuttoggi.info. “Parla una persona che rappresenta un piccolo gruppo. Il Comune, la Provincia e la Regione sostengono, come hanno sempre fatto, le associazioni e la società civile nelle iniziative che vengono organizzate. Lo fanno per ogni tipo di evento, come anche per il Perugia Pride Village. Tra l’altro sono tutte disposizioni trasparenti pubblicate con motivazioni. Da parte nostra non abbiamo mai puntato il dito contro iniziative di estrema destra“. E sulla questione dell’affitto: “il discorso è il medesimo. Secondo il regolamento, il Comune valuta le richieste da parte delle associazioni del proprio territorio e fissa un canone concordato, proprio perché si tratta di associazioni. Aggiungiamo che Omphalos è una delle poche associazioni che paga regolarmente l’affitto, cosa ben rara. Ci aspettiamo invece che l’atteggiamento nei confronti delle Sentinelle in piedi rimanga il medesimo, perché sono contro una parte di società. Le nostre sono invece manifestazioni per i diritti che valgono per tutta la società, non solo per una fetta di essa”.

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