“Con emozione grandissima”. Con questo tono la città di Perugia ha salutato uno dei suoi più noti e amati cittadini, Paolo Vinti, spentosi domenica in fine mattinata nell'ospedale Santa Maria di Perugia, dov'era ricoverato da alcuni giorni in coma irreversibile.
Vinti, giornalista e animatore politico e culturale, era estremamente noto a Perugia, dove era difficile recarsi ad un evento cultirarale o in numerosi locali, o persino in Corso Vannucci, senza incrociarlo e magari ascoltare tratti delle sue orazioni, sempre sorprendentemente aggiornate e dettagliate sui corsi della politica estera, con particolare attenzione al Sud America, dove in gioventù aveva lavorato come corrispondente.
In tempi più recenti, Vinti aveva portato avanti con fervore la sua attività di redattore ed editore di “fogli” di informazione, tutti contraddistinti dalla marcata impostazione militante che scaturiva dalla sua autentica passione politica.
Innumerevoli le reazioni di cordoglio per la sua scomparsa che hanno raggiunto il fratello, l'assessore regionale Stefano, cui diversi giorni fa è venuto a mancare anche il padre Italo. Pubblico cordoglio è stato espresso anche da tutti i principali reppresentanti delle istituzioni, da tantissime associazioni, dal mondo giornalistco e culturale. Ma soprattutto un'estremo saluto a Vinti è giunto dagli studenti, occupati nelle proteste per il diritto allo studio di questi giorni, e dai antissimi contatti di Facebook che hanno riempito in queste ore la sua pagina con parole di commiato e con un ultimo incitamento. Domani si terranno i funerali a Perugia, alle 11 nell'ex chiesa di San Bevignate.