Carlo Ceraso
Alla faccia dell’unità, della trasparenza e della correttezza; princìpi che i 4 candidati alla segreteria provinciale di Perugia del piddì (Mario Bocerani, Antonello Chianella, Valerio Marinelli e Dante Andrea Rossi) avevano giurato e spergiurato di perseguire, accogliendo l’appello con cui l’onorevole Walter Verini aveva chiuso la conferenza stampa che annunciava la chiamata alle urne del popolo democratico umbro. Invece, neanche 24 ore dopo, il sospetto di brogli incombe sul partito di Epifani e al centro delle accuse finisce il Pd di Umbertide, patria dell’onorevole Giulietti, che avrebbe favorito Valerio Marinelli.
L’accusa – l’avvelenata si gioca, almeno per il momento, a suon di comunicati stampa ma è probabile che la comunicazione politica si trasformerà a breve in carte bollate, con tanto di denunce alla procura della repubblica. Ma andiamo con ordine. A gridare ai brogli erano stati ieri pomeriggio il segretario uscente Rossi con Bocerani e Chianella, compatti nel puntare l’indice: “denunciamo le gravi irregolarità verificatesi questa mattina a Umbertide. Infatti all’apertura delle assemblee di circolo è stato violato l’art. 7 comma 4 del Regolamento Congressuale che prevede la composizione di Presidenze che garantiscano la rappresentanza di ogni candidato ed è stata impedita la presentazione delle liste collegate ai sottoscritti, relative alle elezioni alla Segreteria Provinciale del Partito Democratico di Perugia. Accampando inesistenti ritardi nella presentazione delle liste stesse, i componenti dei seggi, in assenza di Garanti del livello provinciale, hanno di fatto permesso la sola presentazione delle liste collegate a Valerio Marinelli impedendo in tal modo il regolare confronto tra i candidati concorrenti, in spregio al Regolamento Congressuale e alle indicazioni e raccomandazioni espresse anche dai vertici nazionali del partito. Si chiede pertanto l’annullamento delle votazioni tuttora in corso ad Umbertide. In caso contrario i sottoscritti porteranno la grave violazione delle più elementari regole democratiche, all’attenzione della segretaria nazionale per i provvedimenti del caso”.
“Solo fango” – immediata la replica della segreteria umbertidese che invoca anche l’intervento della procura della repubblica giudicando ‘diffamatorie’ le dichiarazioni dei 3 contendenti. “Prendiamo atto della nota – scrivono da Umbertide – del tutto infondata e diffamatoria, tendente a screditare con maniere illegittime e del tutto scorrette i risultati congressuali registrati. Il PD di Umbertide, forte del suo operato e consapevole della correttezza delle operazioni congressuali svoltesi, nonché fiero dell’impegno e della serietà profusa, non tollererà condotte diffamatorie di alcun genere da chicchessia, avverso le quali chiederà conto in tutte le opportune sedi mettendo a disposizione, senza alcun indugio, i verbali congressuali e tutto quanto all’uopo necessario”. Poi i vertici locali passano a ribattere punto su punto le presunte irregolarità anche ironizzando sulle stesse: “Circa le presidenze dei congressi di circolo, esse sono state costituite regolarmente all’orario stabilito, con la presenza di tutti i rappresentanti dei candidati, ove presenti. Certo, bisogna essere presenti per poter far parte dei detti organi; se non ci si presenta c’è poco da dire o da fare. Circa la presentazione delle liste, non corrisponde al vero che siano state ammesse solo le liste collegate a Marinelli. Il candidato Rossi, per esempio, ha presentato la sua lista collegata in un solo circolo, lista che è stata regolarmente ammessa. Stessa cosa per alcune liste collegate a Chianella e Bocerani. Certo, per presentare le liste è necessario farlo all’apertura del congresso, non con due ore di ritardo come è successo in qualche circolo, e soprattutto è imprescindibile farlo rispettando tutte le norme previste dai regolamenti dei congressi. In particolare, abbiamo applicato fedelmente quanto previsto della delibera n. 4 bis del 22 ottobre 2013, adottata dalla Commissione Nazionale per il Congresso, la quale stabilisce norme chiare e precise a proposito dell’elettorato attivo e passivo. Molte delle liste presentate non sono state ammesse proprio perché candidavano esclusivamente persone prive dell’elettorato passivo in base alla suddetta disposizione, o addirittura non iscritte”. “Riguardo l’asserita assenza dei garanti del livello provinciale, si tratta di un’accusa davvero ridicola, atteso che venerdì 25 ottobre, alle ore 19,30 (la sera precedente i congressi, che sarebbero iniziati il mattino successivo alle ore 8) abbiamo ricevuto una telefonata da parte di Laura Mignini (dipendente del PD Perugia), per conto della Presidente della Commissione di Garanzia provinciale, nella quale ci veniva comunicato che nessun membro della Commissione era disponibile a partecipare ai Congressi, e che avremmo dovuto indicare al riguardo iscritti del PD di Umbertide da delegare. Siamo stati costretti, alle 22, a recarci di corsa a Perugia per prendere tutto il materiale necessario. Tutto quanto appena detto, assieme al fatto che le contestazioni dei suddetti candidati sono state fatte senza aver neanche preso visione dei verbali, evidenzia una chiara volontà di infangare un risultato netto ed indiscutibile. Siamo disponibili ad ogni necessario confronto nelle commissioni provinciale, regionale e nazionale, cui invieremo copia dei verbali e la presente nota, riservandoci di inviare il suddetto materiale anche alla Procura della Repubblica al fine di tutelare la rispettabilità, l’onestà e l’impegno di tanti militanti e dirigenti del Partito Democratico di Umbertide”.
“Andremo fino in fondo” – per nulla intimoriti i 3 accusatori. “Andremo fino in fondo a questa vicenda – ha commentato poco fa Rossi, raggiunto telefonicamente da TO® – ad ogni livello del Partito. Vogliono andare in procura? Bene, ci andremo insieme, ognuno con le proprie prove testimoniali e cartacee. Il congresso si sta svolgendo in maniera regolare e serena, solo lì (ad Umbertide, n.d.r.) si sono verificate anomale clamorose. Basti pensare che alla fine di una mattina lavorativa aveva già votato il 90% degli iscritti!”. Dati ufficiali non ve ne sono ancora, da Perugia trapela che Chianella, Marinelli e Rossi sarebbero al momento pressoché alla pari, con Marinelli leggermente in testa. Più indietro il renziano Bocerani. Si vota ancora oggi pomeriggio e domenica 3 novembre. La partita dunque è ancora aperta. Per il siero antivipera invece bisognerà affrettarsi, in farmacia le scorte stanno esaurendo.
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