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Perugia, multato 3 volte su mulattiera consigliere Carocci vince ricorso al Giudice di Pace. E lo dice al Premier Monti

Carlo Vantaggioli

Torna alla ribalta della cronaca regionale l'ineffabile consigliere provinciale di Umbria Tricolore, Giancarlo Carocci. Il Carocci è noto alle cronache internettiane, più che per l'attività politica nel territorio, per una sua clamorosa uscita, nel novembre 2011 (clicca qui) sulla soppressione degli animali da compagnia, come soluzione all'abbandono indiscriminato degli stessi. Una punturina e via… La cosa, scatenò un pandemonio in rete che portò anche ad una risentita presa di posizione dei vertici dell'ente provinciale che si dissociarono dalla “soluzione finale” proposta dal tricolorato e umbro consigliere: travolto dagli eventi, abbozzò anche una sorta di retromarcia in video dove non si sa se ottenne una “guarigione” migliore del male.

Pochi mesi prima si era messo in luce per il terzo cambio di maglia in 24 mesi dopo esser stato eletto nelle file della Lega Nord (clamorosa la dichiarazione che la decisione era maturata per aver “scoperto che la Lega è un partito secessionista che mira a distruggere l’unità nazionale”) per passare al FDU e, infine, a Umbria Tricolore (movimento sostenuto da Fiamma ricolore e Forza Nuova).

Il nuovo capitolo del nostro “tricolorato” stavolta è dedicato ad una bucolica avventura sulle mulattiere di Sant'Anatolia di Narco, narrata in dettaglio in un comunicato stampa, pubblicato persino sul sito della Provincia e che una mano pietosa ha tagliato nelle parti più imbarazzanti (clicca qui). In sintesi, accade che Carocci, in gita probabilmente su una stradina montana (non è dato sapere se in macchina o con altro mezzo) viene multato per ben 3 volte da un vigile urbano del comune di Sant'Anatolia. La cosa di per se non desta particolare impressione se non fosse che il consigliere, colpito nella dignità di uomo delle istituzioni, sente il bisogno di appellarsi al Giudice di Pace di Spoleto il quale, per condire il tutto, ordina una “perizia” ( sic!) e alla fine, convinto delle buone ragioni del Carocci, annulla i verbali con pagamento delle spese tutte a danno del Comune di Sant'Anatolia.

La cosa mette di buonumore il Tricolorato che non pago della giustizia terrena, cerca anche quella mediatica con l'invio del comunicato con il quale si mette ancora una volta in mostra. Si legge infatti nell'aureo foglio, in forma di satira, anche un appello al presidente del Consiglio Mario Monti su come risolvere il problema delle entrate, arrivando anche “a multare i cinghiali se occorre”.

Si sentiva proprio la mancanza nelle redazioni locali di una simile avventura a sfondo morale. Ora tutti i fortunati lettori della nota avranno di che pensare sullo spreco di denaro pubblico, ed anche un pò sulle conoscenze grammaticali dei consiglieri. Ma mentre qualcuno è convinto che lo spreco sia nella mostruosità giuridica messa in piedi per 3 multe in montagna, noi a volte ci domandiamo se il dissipamento non si materializzi nelle istituzioni (leggasi Carocci) che fanno politica sulle mulattiere. Eppoi sto benedetto pizzardone, che ci faceva sulla mulattiera? Era nascosto dietro ad un cespuglio? Ma non sarà che si stava liberando di una urgenza e il Carocci, tricolorato passeggiatore montano, lo ha inavvertitamente disturbato? Che sia una vendetta cinghialesca? Ai posteri l'ardua sentenza, tricolorata però.