Perugia: Le celebrazioni del XX Giugno - Boccali: "Questa è la data simbolo della peruginità" - Tutti gli iscritti all'Albo d'Oro - Foto - Tuttoggi.info

Perugia: Le celebrazioni del XX Giugno – Boccali: “Questa è la data simbolo della peruginità” – Tutti gli iscritti all'Albo d'Oro – Foto

Redazione

Perugia: Le celebrazioni del XX Giugno – Boccali: “Questa è la data simbolo della peruginità” – Tutti gli iscritti all'Albo d'Oro – Foto

Gio, 20/06/2013 - 15:32

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Si sono svolte oggi le manifestazioni istituzionali organizzate, come ogni anno, per celebrare il 20 Giugno. Vi hanno presenziato le maggiori autorità civili e militari di Perugia e dell’ Umbria. In Borgo XX Giugno sono state deposte corone di alloro al monumento ai caduti del 1859, dove il sindaco ha pronunciato il suo intervento e, a seguire, alla lapide che ricorda i patrioti fucilati dai nazifascisti presso il Poligono di tiro. Altre cerimonie si sono svolte al Civico Cimitero, in Piazza Braccio Fortebraccio, mentre nella Sala dei Notari si è tenuta la tradizionale manifestazione di iscrizione all’ Albo d’oro della città a personalità che si sono distinte nella vita culturale, nella scienza, nel volontariato.

GLI ISCRITTI ALL’ ALBO D’ORO, LE MOTIVAZIONI:

Padre Martino Siciliani. Motivato dall’opera dei suoi predecessori e determinato a continuare la loro azione di studio nel campo della meteorologia e della sismologia, Padre Martino Siciliani ha il merito, insieme a Padre Pietro Inama, di aver riattivato la stazione sismica situata nella suggestiva cornice dell’Abbazia di San Pietro e di aver dato nuova vita a quell'osservatorio che, nel corso della sua storia, ha conosciuto tante vicissitudini. E’, infatti, grazie alla sua determinazione che nel 1971 l’Osservatorio di Perugia, intitolato all’inventore del primo sismografo, Andrea Bina e di cui Padre Siciliani è oggi Direttore, ha potuto riprendere la sua importante funzione e raggiungere un’efficienza tale da consentirgli di rappresentare un punto di riferimento per l’intera rete sismologica nazionale.

Franco Buitoni. Discendente della famiglia la cui storia umana ed imprenditoriale si intreccia indissolubilmente con quella della Città di Perugia, Franco Buitoni ha dato e continua a dare un importante e personale contributo alla vita culturale della nostra Città. Ispirato dalla madre, Alba Gatteschi Buitoni, dalla quale ha ereditato conoscenza e passione per la musica classica, dal 1986 è Presidente dell’ Associazione “Amici della Musica”, prestigiosa istituzione da lei creata e diretta per molti anni; con costante impegno e grande competenza, seguendo le orme materne, ha contribuito a far entrare la musica classica nella nostra cultura e, in questi anni, Perugia ha potuto rappresentare un importante ed apprezzato palcoscenico per molti artisti e orchestre di fama mondiale.

Ricercatori, docenti e collaboratori del centro di ricerca sulle biomasse e del centro interuniversitario di ricerca sull’ inquinamento e sull’ambiente dell’università degli studi di perugia coordinati dal prof. Franco Cotana. Istituito nel 2003 presso l’Università di Perugia dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il Centro di Ricerca sulle Biomasse (CRB) è il Centro di riferimento nazionale per l’alta formazione e la ricerca nel campo dei biocarburanti, delle biomasse e delle relative applicazioni energetiche. Fin dai primi anni il Centro ha scelto di investire sia su personale a tempo indeterminato con appositi cofinanziamenti, sia su personale a tempo determinato con progetti di ricerca interamente finanziati. A questi si aggiungono dottorandi di ricerca senza borsa e tesisti che frequentano la struttura ed i laboratori per svolgere attività di ricerca e/o completare la propria formazione universitaria. Il Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento e sull’Ambiente (CIRIAF), istituito alla fine del 1997, coordina, promuove e svolge ricerche, sia fondamentali che applicate, nel settore dell'inquinamento da agenti fisici e sugli effetti ambientali, territoriali, socio-economici, medici ed oncologici da esso indotti.

Maria Giovanna Belati Monasterio. Entrata a far parte dell’associazione laica di volontariato caritativo “Damine di San Vincenzo” all’età di 17 anni, Maria Giovanna Belati Monasterio ha, da allora, dedicato la propria vita al sostegno di famiglie, donne, uomini, anziani e bambini che vivono nell’indigenza e nell’emarginazione. Presidente dell’attuale Gruppo di Volontariato Vincenziano, presta ogni anno assistenza, a circa 1.500 famiglie bisognose portando loro viveri, indumenti e biancheria per la casa. Partecipa ormai da tempo all’Associazione Perugina di Volontariato, emanazione della Caritas diocesana, fortemente voluta da Mons. Pagani. In questi ultimi anni, grazie al rapporto di fiducia consolidato nel tempo, sia con il Servizio Sociale, che con le altre Istituzioni locali, Giovanna Belati Monasterio è stata coinvolta anche in una fattiva collaborazione per il recupero ed il reinserimento sociale di alcuni detenuti del perugino nella fase di esecuzione penale esterna, che prevede misure alternative alla reclusione.

Il discorso del sindaco Boccali in Borgo XX Giugno: “Il 20 Giugno, la giornata dell’ identità cittadina, ci offre l' opportunità di operare una sintesi di passato e futuro. Da un lato, questa data significa conservare la memoria di avvenimenti fondamentali della nostra storia; dall’ altro, stimola la riflessione sulla città che si trasforma per rispondere a nuove sfide senza smarrire i propri valori. Il 20 Giugno resta prima di tutto la celebrazione dell’ idea stessa di libertà. La libertà negata, cancellata con il sangue dei perugini il 20 Giugno 1859, quando i mercenari svizzeri soffocarono l’insurrezione alimentata dagli ideali del Risorgimento. La libertà conquistata, il 20 Giugno 1944, quando le truppe alleate entrarono a Perugia, che alla lotta di Liberazione aveva pagato un doloroso contributo di sangue. Queste due date rappresentano la riaffermazione forte dell’ identità laica della città e della sua voglia di autodeterminazione, dell’ orgoglio di una comunità che è stata capace di grandi sacrifici per conquistare il bene supremo di un popolo: la libertà. Qui oggi ricordiamo soprattutto un atto di coraggio, fino al sacrificio, della nostra gente, di fronte alla repressione dei mercenari. Un evento che resta nel tempo e dà a questa data (non a caso, a questa data e non ad altre) il senso ed il simbolo della peruginità. Sono valori che non devono essere dispersi, ed è per questo che nelle manifestazioni che ogni anno il Comune organizza trovano posto iniziative che ripercorrono storia, tradizioni, segni identitari. La città riflette sul suo passato come momento fondamentale della costruzione del futuro. Si parla anche di futuro, nelle manifestazioni organizzate dall' Amministrazione comunale, spesso in collaborazione con le tante espressioni di quel grande patrimonio cittadino che è il mondo dell' associazionismo e delle istituzioni culturali. Una inestimabile ricchezza che dà a Perugia l'identità di una comunità forte e civile, molto più forte e più civile di come talvolta la rappresenta lo strabismo di chi ne vede solo, o prevalentemente, i problemi. Si parla, in questi giorni, di ambiente e di sviluppo sostenibile, di grandi cantieri in corso come San Francesco al prato e altri che stanno per aprire come la nuova biblioteca degli Arconi, di progetti di valorizzazione della Perugia etrusca, di diritti di cittadinanza. Si ragiona su una città che nella candidatura a capitale europea della cultura ha investito molto vedendovi un piano complessivo di rilancio che abbandoni il vecchio schema di una crescita che consuma territorio e cerchi nuovi sbocchi nell' economia della cultura e della conoscenza, coniugata alla coesione sociale e all' equità. Non è certamente un periodo facile per il nostro Paese. Questo 20 Giugno, inevitabilmente, trova i perugini preoccupati e incerti, come lo sono tutti gli italiani. Ma è ora il momento in cui bisogna fare appello alle qualità migliori di una comunità che non può aver smarrito le risorse che l' hanno fatta rialzare dopo una dittatura, una guerra, e le non poche traversie che hanno segnato la storia recente.”

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