Una mensa pensata in maniera differente. Si chiama ‘Mensa con la tua testa’ e ha l’obiettivo di diventare, per i tanti genitori lavoratori, una valida alternativa a pasti preconfezionati e quello che gli americani chiamano junkfood, cibo spazzatura.
Il progetto. Ampliare e migliorare l’offerta del servizio mense per le scuole elementari di Perugia salvaguardando il portafogli dei genitori alla disperata ricerca del doposcuola senza rinunciare alla qualità. Insomma, prodotti bio a chilometri zero. Mensa con la tua testa vuole offrire il servizio pasti per tutti quei bambini che frequentano la scuola non a tempo pieno, ma che durante il pomeriggio sono coinvolti nelle attività che vengono svolte negli stessi istituti scolastici da parte di associazioni e cooperative. Oltre alla qualità degli alimenti, il progetto prevede la partecipazione delle famiglie e l’inclusione sociale di giovani richiedenti asilo. Servizio che è prossimo a partire: la scadenza per le domande è il 15 luglio e si conta di inizia con una cinquantina di adesioni già dal prossimo anno scolastico.
I prezzi. Un pasto medio costerà circa sui 4 euro a bambino, ma non appena aumenteranno le richieste di adesione al servizio, i costi si abbasseranno. Ma in questo progetto un ruolo fondamentale l’avranno proprio le mamme e i papà che saranno parte attiva nel decidere come reinvestire i soldi in avanzo. Come? Ad esempio ampliando l’offerta formativa dei bambini, abbassando la retta al servizio oppure facendo altri acquisti.
Partner. L’iniziativa è stata finanziata dalla Regione con il fondo sociale regionale, vede anche la partnership di Aiab Umbria, l’associazione italiana per l’agricoltura biologica, la cooperativa di commercio equo Ponte Solidale e la Direzione didattica 3 del comune di Perugia, i cui studenti saranno i primi diretti interessati del progetto.
Nutrizionista online. Il progetto precede anche una piattaforma online interattiva, grazie alla quale i genitori interessati potranno relazionarsi direttamente con l’esperta nutrizionista ed esprimere opinioni sul menù, offrire spunti e soluzioni per cucinare al meglio ogni prodotto salvaguardando il gusto e le produzioni.
Inclusione sociale. Il progetto offrirà concrete possibilità di inserimento sociale ad alcuni ragazzi rifugiati. Infatti, verrà data l’opportunità a due giovani di seguire un corso d’italiano e uno di avvio alla professione da cuoco co-finanziato dalla Regione. La presentazione ufficiale del progetto sarà giovedì 23 giugno al Bosco didattico di Ponte Felcino, a partire dalle 18.30.