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Perugia, La Fontana Maggiore in rosso per i martiri di Siria e Medio Oriente

Un gioco di luci tinge di rosso da questa notte (20-21 aprile) alla prossima (21-22 aprile), la splendida Fontana Maggiore di Perugia per ricordare i martiri e le popolazioni sofferenti del Medio Oriente, in particolare della Siria. Nella serata di venerdì 20 attorno alla Fontana Maggiore, in piazza IV Novembre, si sono ritrovate numerose persone per recitare insieme il Rosario e pregare per la pace, come avviene il 20 sera di ogni mese presso la basilica minore di San Costanzo dove il Comitato Nazarat organizza una preghiera con la presenza di un testimone diretto proveniente dalle aree di conflitto. A guidare la recita del rosario attorno alla Fontana Maggiore è stato il vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti.

«Da 740 anni il monumento-simbolo di Perugia, l’opera scultorea di Giovanni e Nicola Pisano realizzata nel 1278,– ha commentato mons. Giulietti al termine della preghiera –, rappresenta la sintesi della cultura cristiana, perché raccoglie in sé tante vicende legate al mondo biblico, a quello classico e alla vita quotidiana dell’età medioevale. In un certo senso interpreta lo spirito della nostra città e questa sera è illuminata di rosso, rendendosi anche interprete di un’attenzione che Perugia ha sempre avuto verso il Medio Oriente nell’ospitare molti studenti che frequentano l’Università per Stranieri. La loro è una presenza che oggi si fa particolarmente viva e attenta per le vicende della Siria e, in generale, per tutta l’area mediorientale in grave crisi. C’è un legame tra la nostra città e il suo monumento-simbolo e queste regioni martoriate».

L’evento “La Fontana Maggiore si tinge di rosso” ha aperto la due-giorni perugina dal titolo: “Il dramma dei cristiani in Medio Oriente – Testimoni dalla Siria”, che culminerà con una conferenza dedicata a questo tema in programma sabato 21, alle ore 17, presso la Sala del Dottorato delle Logge della cattedrale di San Lorenzo a cui interverranno il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, Alessandro Monteduro, direttore “Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus”, Gian Micalessin, giornalista inviato di guerra, Ayman Haddad, siriano, docente di Lingua e cultura araba, e padre Giuseppe Battistelli ofm, commissario di Terra Santa per l’Umbria. Questa conferenza, anticipano i promotori, «nasce dal desiderio di capire cosa stia realmente accadendo nello scenario mediorientale e quali prospettive di soluzione si intravedano».

Questa due-giorni è stata promossa dall’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve insieme al Comitato Nazarat e all’Associazione culturale Esserci, patrocinata dal Comune di Perugia e da “Aiuto alla Chiesa che soffre Onlus”. Quest’ultima ha illuminato di rosso, lo scorso febbraio, il Colosseo e nel 2017 la Fontana di Trevi per ricordare la grave situazione dei martiri cristiani in Medio Oriente e non solo.