Sa.Mi.
In un incontro concesso ieri pomeriggio ai rappresentanti del Comitato civico contro la chiusura della Biblioteca comunale di Villa Urbani, il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, non ha assunto alcun impegno concreto per la difesa della struttura. Anzi, il primo cittadino, al quale è stata consegnata una petizione contro la dismissione della biblioteca firmata da 1.842 cittadini, ha ribadito che Villa Urbani resta inserita tra i beni alienabili del Comune e che si procederà alla realizzazione della nuova “Biblioteca degli Arconi”, arroccata sul Pincetto e dislocata su più immobili, un progetto da 3,45 milioni di euro.
Soluzione inaccettabile. “La “Biblioteca degli Arconi” viene indicata come “l’alternativa” alla Biblioteca Villa Urbani – spiegano i firmatari della petizione – mentre in realtà, vista anche la sua ubicazione e la sua difficile accessibilità, non sarà minimamente in grado di sostituire l’attuale struttura, che è l'unico presidio socio-culturale di riferimento per una vastissima area urbana”.
La battaglia per difendere la biblioteca. Il Comitato civico giudica l’operazione decisa dall’Amministrazione Comunale incomprensibile, dal punto di vista della convenienza non solo sociale ma anche economica e, non avendo ricevuto dal Sindaco Boccali e dal Dirigente delle biblioteche Tarantino cenni concreti di disponibilità ad avviare un percorso di confronto e partecipazione con la cittadinanza sui temi proposti, è intenzionato a proseguire la propria campagna a difesa della Biblioteca.
Cos'è Villa Urbani? Villa Urbani (in via Pennacchi 19, una traversa di via XX Settembre) costituisce un unicum architettonico, ambientale e logistico per la sue caratteristiche organizzative e per la felice ubicazione. E’ una villa in stile neoliberty con ampio giardino, dotata di parcheggio e priva di barriere architettoniche, che consente, per la sua stessa conformazione, lo svolgimento in parallelo di molteplici attività: studio, lettura, corsi, incontri culturali, letture ad alta voce, attività musicali e multimediali. Negli anni la biblioteca è diventata un fondamentale riferimento per famiglie, scuole, ragazzi, anziani, disoccupati, immigrati e persone in difficoltà, che vi trovano un clima accogliente e servizi adeguati, con un gradimento rilevabile dal notevole incremento dei frequentatori.
Iniziative in vista. “La nostra collettività non è disposta a rinunciare a questo servizio – spiegano – che riveste una funzione non solo educativa e culturale, ma anche sociale e di mediazione delle culture”. Il Comitato organizzerà dunque nuove iniziative in difesa della Biblioteca, coinvolgendo nelle prossime settimane anche altre associazioni cittadine e quelle forze politiche che sapranno dare voce a chi non ha avuto ascolto.