Ottanta grammi di polvere giallastra nascosti sotto un casottino di legno nel parco di Santa margherita a Perugia. Li ha rinvenuti la Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile. Era eroina, la stessa che poco dopo un cittadino tunisino sorpreso a prelevare e mettere nel suo zaino.
Immediato il blitz: l’uomo è stato bloccato ed accompagnato in Questura. Perquisito, lo hanno trovato in possesso di sostanza da taglio del tipo “mannitolo” per circa 10 grammi, materiale per il confezionamento delle dosi (cellophane), ben 3(tre) telefoni cellulari attivi, con altrettante utenze, chiaramente utilizzate per l’attività di spaccio dello stupefacente, ed infine uno smartphone ed un computer portatile di certa provenienza furtiva. Il tunisino, identificato per H.N., del 1967, pluripregiudicato, irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora, è stato arrestato in flagranza di reato per i delitti di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione e, d’intesa con il Pubblico Ministero, trasferito a Capanne; la droga e la refurtiva sottoposti a sequestro probatorio: l’I-Phone ed il PC portatile, in particolare, a breve saranno restituiti ai legittimi proprietari.
Innumerevoli i precedenti del fermato: già nel 1994 venne arrestato a Salò (Bs) per furto, nel 1996 espulso dal Questore di Trento, nel 1998 espulso dal Questore di Agrigento, nel 1999 arrestato a Milano per rapina, espulso nel 2001 dal Questore di Nuoro, denunciato per falso dalla Polizia di Verona nel 2002, arrestato per spaccio dalla Questura di Trento nel 2002, denunciato ad Ancona nel 2008 sempre per motivi di traffici di droga, arrestato dai Carabinieri di Ancona, sempre per droga, nel 2011, e denunciato diverse volte a Perugia per furto, ricettazione e violazione di domicilio. Senza dover andare troppo indietro nel tempo, soltanto lo scorso dicembre è stato arrestato dalle “Volanti” di Perugia per tentato furto aggravato.