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Perugia, i comitati Fiorivano le Viole e Ri-vivi Borgo Sant'Antonio contro l'immagine negativa del centro

comitati Fiorivano le Viole e Ri-Vivi Borgo Sant'Antonio

Fiorivano le viole e Ri Vivi Borgo Sant Antonio si dissociano da tutte quelle opinioni tendenziose, critiche e poco costruttive che dipingono la città di Perugia come un deserto in cui prevale la paura e l’abbandono dei luoghi.
E si dispiacciono -con tutti i residenti e gli esercizi commerciali e le altre realtà associative presenti, che il lavoro appassionato di una comunità che si è ritrovata intorno a principi cardine quali cittadinanza attiva, cura dello spazio urbano e dei rapporti con i residenti, sensibilizzazione dello spirito e partecipazione dal basso vengano ignorate a vantaggio di una virtuale e miope visione della realtà così come espressa nei giorni scorsi nell'articolo di un giornale locale.
Ci sembra fortemente parziale l'immagine che emerge del quartiere intorno a via della Viola e Porta Pesa nell'articolo e soprattutto non si dice nulla su tutto ciò che di vitale e propulsivo invece sta fiorendo.
In via della Viola, vibra e pulsa un sangue denso di creatività e di passione che opera al di sotto dei riflettori mediatici con costanza e pazienza, e che ha trasformato l'incuria e l'abbandono in operosità e partecipazione. Ad un anno dalla sua costituzione Fiorivano le viole ha aperto, grazie alla grande disponibilità e lungimiranza dei proprietari, dieci botteghe artistiche ed artigiane, in locali da lungo tempo inutilizzati e sfitti, e propone corsi di formazione -gratuita e/o a costi modestissimi- aperti a tutta la cittadinanza che stanno lentamente riuscendo nell'appassionato intento di rianimare le vie del quartiere. Inoltre ha realizzato eventi culturali di rilievo a partire dallo scorso Natale con una cadenza mensile che hanno riportato visitatori e cittadini a rivivere in una nuova ottica la zona in questione e hanno condotto alla realizzazione di una rassegna di cinema e di teatro conclusasi a ottobre: alla quale hanno partecipato celebri artisti attivi nella scena teatrale regionale nazionale e internazionale. Ha appena attivato la falegnameria di quartiere, all'interno della quale porterà avanti un progetto di arredo urbano su misura e vari corsi tra cui fotografia, pittura, musica, lingua inglese e cinese (solo per citarne alcuni). Opera in rete con altre realtà culturali attive su tutto il territorio nazionale e sta portando avanti insieme all'A.ge Montessori e Harragas, un progetto evento per rendere questa bellissima parte della nostra città un'isola poetica e fiabesca in occasione del festival Alchemika previsto per il prossimo aprile. Ha proposto grazie a tali collaborazioni percorsi formativi, artistici e circensi all'interno delle scuole, e sta lavorando all'addobbo del quartiere con decori e luminarie autoprodotti .
Stesso positivo fermento anima Porta Pesa e le vie di Borgo Sant’Antonio dove si è tenuto nello scorso fine settimana una grande manifestazione dal titolo “Pane, olio, fantasia” con mostra mercato di prodotti tipici, cui hanno partecipato produttori, frantoi e panificatori di ben sei regioni d’Italia. Nell’occasione è stata anche inaugurata la “Via dei Presepi” che annovera anche il Presepe più grande di Perugia, allestito all’interno della chiesa di Sant’Antonio Abate in Corso Bersaglieri.
É quindi con grande passione e con risultati tutt'altro che trascurabili, verrebbe da dire, soprattutto considerando i mezzi a disposizione, visto che le associazioni sono autosostenute, che Fiorivano le Viole e Ri Vivi Borgo Sant’Antonio stanno portando avanti l'opera difficile e ambiziosa di rivitalizzazione di via della Viola, Porta Pesa e dintorni.