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Perugia, Granocchia a Romizi “Ponte San Giovanni non è rappresentata”

Un punto di riferimento in Comune a Perugia per i cittadini di Ponte San Giovanni. Questo chiede il comitato di cittadini di Ponte San Giovanni che si è sempre battuto per le questioni dell’ordine pubblico e la sicurezza. Il portavoce Franco Granocchia in poche ore ha già radunato qualche centinaio di firme, ma la raccolta va avanti per presentarsi a settembre dal sindaco Andrea Romizi e chiedere che venga colmata questa anomalia.

Secondo Granocchia infatti, che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa,  non si era mai verificato che nessun componente di giunta o consiglio fosse rappresentante del popoloso quartiere. “Ventimila abitanti della città non sanno più a chi far riferimento e a chi presentare le proprie istanze, è un fatto anomalo – spiega Granocchia – che doveva essere preso in considerazione almeno alla composizione della Giunta”. E Granocchia snocciola dati per rivendicare l’importanza del territorio: “Tredici istituti di credito, la zona industriale più importante della città, moltissime attività commerciali e quotidiani problemi di ordine pubblico e sicurezza.

Non possiamo essere lasciati soli e non è una questione di destra o sinistra – spiega Granocchia lanciando la sua proposta – una figura di centrodestra che poteva essere valorizzata è quella di Renzo Baldoni, un vero ponteggiano doc, che conosce perfettamente il territorio e le sue problematiche”. E poi la provocazione: “Ponte San Giovanni ha tutte le caratteristiche per rivendicare una sua autonomia, se ne parla da tanto e questa potrebbe anche essere l’occasione giusta per portarla avanti, se in Comune non dimostreranno attenzione. Si potrebbe pensare ad un referendum popolare”. “L’importante – conclude Granocchia – è che il quartiere non venga escluso dal confronto politico ed istituzionale”.