Come era forse prevedibile, i genitori perugini non restano con le braccia conserte dopo
il Consiglio Comunale dello scorso lunedì, durante il quale è stato deciso di proseguire con l’assegnazione del servizio di mense scolastiche del Comune attraverso una gara d’appalto. Largo ad aziende esterne, a discapito di un modello definito più volte virtuoso, sul quale la refezione perugina trovava le sue fondamenta vantando un’esperienza venticinquennale. Madri e padri, riuniti nei comitati, hanno così deciso di inviare una nota all’ANAC, con la formulazione di un quesito articolato e completo. Testo inviato proprio ieri. In più il muro contro muro con Palazzo dei Priori continua: le famiglie minacciano di ricorrere al TAR, di boicottare le mense e di far sciopero delle rette.
E i genitori si difendono anche di fronte alle “accuse di distrazione di denaro pubblico: affermazioni – dicono i genitori nel loro comunicato – gravissime, calunniose e smentite dai resoconti della gestione delle Associazioni“. Aggiungono che “c’è molta confusione e disinformazione tra i consiglieri di maggioranza e di altri gruppi che vi ruotano attorno che citano a metà le norme di legge e che, non sapendo come dare contenuto agli interventi, addirittura, accusano i genitori di distrazione di denaro pubblico. Sarebbe stato meglio se i consiglieri di maggioranza avessero avuto l’umiltà di ascoltarci durante la sospensione della seduta, anziché demandare alla coscienza di ognuno questa iniziativa. Noi genitori ci sentiamo offesi e presi in giro, ma confidiamo nella forza delle nostre idee e nell’ascolto da parte di tutti”.
A loro avviso dunque, nonostante apprezzino la soluzione proposta di instaurare una Commissione paritetica tra Comune e Associazioni dei Genitori per trovare una via alternativa all’appalto, non è condivisibile “assolutamente l’idea di un anno ponte di esternalizzazione, che è stata motivata dallo stesso Sindaco con la ristrettezza dei tempi che non consentirebbe, a suo dire, di studiare una forma di gestione diversa. I genitori, invece, che si stanno impegnando con tutte le loro forze per un obiettivo comune, il benessere e la salvaguardia dei bambini, sono convinti che, se ci fosse reale volontà politica e collaborazione da parte di tutti, i tempi ci sono”. Esortano dunque il sindaco Romizi e tutta la giunta “ad assumersi, anche tramite la firma di un protocollo, da sempre proposto dai Genitori, l’impegno serio e partecipato, senza strumentalizzazioni, di attivarsi subito per trattare il tema, al fine di apportare un concreto contributo per una soluzione immediata alternativa all’appalto e che renda i genitori effettivamente partecipi nella selezione dei fornitori, dei cibi e nell’acquisto delle derrate alimentari”.