Sei mesi. E’ questo è il tempo che è servito per assegnare il bando di gara per l’assegnazione dell’incarico per la gestione dei servizi di informazioni e comunicazione istituzionale del Comune di Perugia. Nove le domande che sono state presentate ma, dopo una prima scrematura, quelle in corso sono rimaste 7. La selezione pubblica riguardava due giornalisti per i cosiddetti servizi base e altri tre per quelli aggiuntivi, per un totale di 100 mila euro, erogati in diverse tappe per 12 mesi, rinnovabili per un nuovo anno, il che porterebbe al raddoppio del budget. Finalmente, a quasi 6 mesi dalla pubblicazione, il bando di gara è stato assegnato a coloro che, in parte, già hanno in mano la comunicazione dell’ente pubblico.
Il comune di Perugia sosterrà le spese per la creazione di un organo specializzato nella comunicazione delle attività di giunta e consiglio per 12 mesi, rinnovabili con altri 12. Non parliamo pero’ di assunzioni di giornalisti, ma di incarichi ad agenzie o singoli professionisti con partita iva. Solo al termine di questi 2 anni, il Comune probabilmente attuerà una selezione pubblica per inserire la figura di addetto stampa interna al Comune (un dipendente dell’Ente a tutti gli effetti insomma), aprendo finalmente le porte di Palazzo a tutti quei giornalisti iscritti all’albo così come del resto era stato fissato nel protocollo sottoscritto con l’ordine regionale dei giornalisti nel 2015.
Ma la gara ha già suscitato alcune polemiche sin dalla sua pubblicazione. “Ieri pomeriggio – scrive in una nota alla stampa una delle agenzie in corsa per la gara- a quasi sei mesi dalla chiusura del bando, si è concluso l’iter per l’assegnazione dell’incarico per la gestione dei servizi di Informazione e comunicazione istituzionale del Comune di Perugia. Noi (Mg2 comunicazione, di Perugia, studio associato che si occupa dal 2010 di attività di ufficio stampa e social media management in Umbria e in Italia), siamo arrivati secondi in graduatoria, con 80,25 punti, dietro al gruppo informale composto dagli ex (nonché attuali) responsabili del medesimo servizio (primi con 89,13 punti). Non vediamo l’ora di poter visionare tutta la documentazione relativa a progetto vincitore (cv e proposta tecnica, valutati ben 70 su 75 punti) e offerta economica (presentata con un ribasso del 2%). Non mettiamo in dubbio la professionalità dei nostri colleghi, e vogliamo quindi verificare che tutto sia stato valutato e considerato con la massima correttezza proprio per poter accogliere serenamente il risultato (o, in caso contrario, tutelare anche la nostra, di professionalità)”.
La modalità dell’avviso pubblico, però, non convince il consiglere Cristina Rosetti del Movimento 5 stelle ch a marzo ha chiesto l’attivazione della comissione controllo e garanzia. “Solo formalmente – aggiunge Rosetti su Fb – si dà la possibilità a singoli professionisti di partecipare autonomamente, mentre effettivamente il bando richiede la partecipazione di un gruppo, ben strutturato, che sia in grado di garantire al Comune i servizi richiesti. a richiesta di attivazione della Commissione controllo e garanzia del M5S del 17 marzo 2016 giace da mesi in attesa di essere messa all’ordine del giorno dalla Presidente Mori e dal vice Tracchegiani“.