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Perugia, Finanza sequestra terreni e immobili a noto imprenditore edile / Usato trucco delle “bare fiscali”

La Guardia di Finanza di Perugia ha proceduto al sequestro di sei immobili, diciassette terreni edificabili ed altri beni ad un noto costruttore edile che aveva evaso il fisco per 1 milione e mezzo di euro. Le persone coinvolte sono state scoperte dalle fiamme gialle perugine perché hanno tentato di sottrarsi alla procedura di riscossione dell’Iva, delle imposte sui redditi, nonché interessi e sanzioni amministrative, dopo che erano state compiute alcune operazioni fraudolente sui beni societari per rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva.

Tutto è partito da una verifica fiscale, svolta nel 2012 nei confronti dell’azienda edile, con la quale è stata accertata un’ingente evasione alle imposte sui redditi ed all’Irap di circa due milioni di euro, oltre ad un mezzo milione di euro a titolo di imposta sul valore aggiunto. Le successive indagini hanno consentito di denunciare quattro persone perché responsabili di violazioni alla legge penale tributaria in relazione all’ipotesi di emissione ed utilizzo di false fatture, di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, aggravata dal fatto che le operazioni messe in atto erano di valore superiore ai 200mila euro.

Tra i quattro indagati figura anche un noto commercialista perugino che, come ricostruito dalle fiamme gialle, aveva ideato un particolare meccanismo volto alla creazione delle cosidette “bare fiscali”. Il consulente, giustificando l’operazione come una necessaria riorganizzazione aziendale, trasferiva puntualmente la parte buona dell’impresa in gravi difficoltà con il fisco ad una nuova società costituita ad hoc, lasciando così la prima “vuota”, in modo da non poter corrispondere nulla al fisco poiché non dotata di beni aggredibili. Anche la nuova società che era stata così costituita, aveva iniziato a frodare il fisco tanto che era già stato studiato un nuovo passaggio del ramo aziendale non compromesso al fine di realizzare ancora un’azienda non aggredibile dal fisco.

Sequestro preventivo. Per l’entità del debito erariale, circa 1 milione e mezzo di euro, la Procura di Perugia ha disposto un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente fino a concorrenza della somma complessivamente dovuta, limitatamente a sei immobili, diciassette terreni edificabili situati nel Comune di Castiglione del Lago per complessivi 9.249 metri quadri, nonché i premi riferibili a polizze assicurative ed il saldo attivo di alcuni conti correnti. L’azienda è stata inoltre segnalata per aver utilizzato trentasei lavoratori “in nero” e/o “irregolari”.