Nella serata del 9 giugno è scoppiata una lite furibonda all’interno di un appartamento di via Cortonese tra i componenti di una famiglia di origine ecuadoriana. Gli agenti di due Volanti, raggiunto il palazzo dove vivono i protagonisti della vicenda, hanno subito notato la presenza di copiose tracce di sangue lungo il corridoio che conduce all’appartamento e di cocci di bottiglia a terra.
Il pavimento del salotto era pieno di sangue e una donna, malgrado cercasse di tamponare la ferita con un canovaccio, stava perdendo molto sangue dalla mano sinistra. In casa c’era anche J.I.V.Z., anno 1988, il giovane ecuadoriano poi risultato responsabile dell’aggressione, assieme ad altri suoi familiari connazionali.
La donna ferita ha raccontato che tutto è accaduto nell’ambito di una festa in famiglia. Ad un certo punto, alcuni dei presenti si sono accorti che J.I.V.Z. e il cugino, i quali nel frattempo si erano portati nel corridoio appena fuori l’appartamento, stavano discutendo animatamente. Ancor prima che i familiari comprendessero appieno quanto stava accadendo, J.I.V.Z. è rientrato in casa, ha preso una bottiglia di birra e un coltello da cucina, ed è stato visto da alcuni dei connazionali presenti riuscire di casa, colpire il cugino con un pugno e rompergli la bottiglia in testa. Così, seppur spaventata, la zia ha cercato di frapporsi tra i litiganti, nel timore che J.I.V.Z., completamente fuori di sé, facesse uso del coltello. La donna, quindi, ha tentato di sfilarlo al nipote, che tuttavia non si è placato e anzi lo ha usato per ferire la zia al quinto dito della mano sinistra, procurandole una profonda lacerazione con interessamento del tendine.
Soltanto a questo punto J.I.V.Z. è tornato in sé ed è rientrato in casa, permettendo al cugino di allontanarsi e recarsi al pronto soccorso. Uno degli ecuadoriani presenti ha chiamato il 113 e la Volante, appena ha avuto contezza dell’accaduto, ha prelevato e condotto in Questura l’aggressore. All’esito dei primi accertamenti medici, la zia di J.I.V.Z. ha riportato una profonda lesione del quinto dito della mano, con prognosi di 25 giorni. Dal canto suo, il cugino di J.I.V.Z. ha riportato ferite al volto e all’addome, con prognosi di 25 giorni. La Polizia ha arrestato J.I.V.Z. per lesioni personali aggravate e lo ha associato al carcere di Capanne.