La giornata che celebra il 161° anniversario della fondazione della polizia di stato, “c’e’ piu’ sicurezza insieme”, ha visto protagonista a Perugia il questore, D'Angelo, che con un discorso tra tradizione e futuro ha invitato i giovani a combattere per la legalità: “un abbraccio ideale ai rappresentanti dell’ associazione nazionale della polizia di stato che ci dimostrano sempre come il disinteressato e profondamente sentito spirito di corpo non termini affatto con il momento del pensionamento, poiché quella di servitori dello stato non è una semplice occupazione ma uno stile di vita, un esempio per i nostri giovani, un ponte ideale tra passato e presente “.
Tra le parole di D'Angelo non è mancato il ricordo di Antonio Manganelli: “permettetemi di ricordare, a due mesi dalla scomparsa, il prefetto antonio manganelli , mio fraterno amico e guida sicura per tutta la polizia di stato. Lo ricorderemo come un bravo poliziotto , uno che non ha mai mollato lavorando fino all’ultimo nonostante la grave malattia ed il suo crudele percorso di sofferenza ma soprattutto per il suo slogan “c’e’ piu’ sicurezza insieme“ che anche quest’anno e’ il tema celebrativo di questa ricorrenza e che introduce un tema di grande attualità”.
Il questore ha poi apprezzato le direttive del dipartimento della pubblica sicurezza che disponevano celebrazioni semplici e senza sfarzi: “abbiamo apprezzato le decisioni assunte dal diparimento della pubblica sicurezza che ha disposto, su indicazioni della presidenza del consiglio, di celebrarla nelle nostre strutture e in massima sobrieta’, per le note esigenze del contenimento della spesa pubblica. Anche se avevamo gia’ programmato una cerimonia nel teatro morlacchi e alla presenza di molti invitati, riteniamo tale determinazione coerente con il momento storico di crisi e la questura di perugia la condivide pienamente senza dimenticare l’importanza di far sentire, anche solo attraverso un messaggio, la vicinanza della polizia di stato a tutta la provincia e la necessita’ della partecipazione collettiva alle moderne strategie di sicurezza”.
Poi l'invito ai cittadini a sostenere gli ideali del corpo: “161 anni – tanti ne sono trascorsi dalla fondazione della polizia di stato che oggi ci troviamo a celebrare insieme con i cittadini che ci onorano del loro sostegno, della loro fiducia e della loro stima e che noi ricambiamo con un impegno che si rinnova ogni giorno nelle circostanze piu’ diverse. In una societa’ moderna, aperta ed evoluta come la nostra, la sfida piu’ difficile, ma anche la piu’ esaltante, e’ quella di dimostrarsi davvero all’altezza delle aspettative della gente e di ripagare la fiducia e l’affetto dei cittadini ponendoci al loro servizio con l’incondizionata disponibilita’, la grande professionalita’ e con lo spirito di sacrificio che da oltre un secolo e mezzo contraddistingue gli uomini e le donne della polizia di stato”.
”Sono gia’ stati attuati anche altri progetti di “sicurezza partecipata” di minori dimensioni ha detto ancora D'Angelo – ma non meno importanti e presto saranno concluse altre pianificazioni che stiamo definendo con alcuni componenti della societa’ civile perche’ nessuno possa dire che a perugia il problema della sicurezza e’ di altri: ribadisco che tutti debbono dare il loro contributo. Occorre infatti un ulteriore impegno affinche’ tutti comprendano il valore di uno sforzo congiunto che tenda a migliorare il livello di legalità ed accrescere gli standard di sicurezza, ampliando, ognuno per le proprie competenze, le forme di collaborazione richieste ai cittadini e a tutti gli attori del territorio.
La situazione di Perugia è esplosiva e il questore ha sottolineato come durante il suo mandato molte operazioni siano state portate a termine al fine di tutelare la pubblica sicurezza: “un discorso a parte va fatto per l’ordine pubblico; quella perugina è una realtà vivace, direi “effervescente” con una comunità caratterizzata da grande laboriosità e da un tradizionale rispetto per le istituzioni, qualità che hanno concorso a creare condizioni per lo sviluppo economico e culturale di questa provincia tra le più positive.
I servizi di ordine pubblico effettuati sono stati ben 1971 nel loro complesso, con il fondamentale contributo dei rinforzi inviati dal dipartimento della p.S. E di tutte le forze di polizia territoriali. In tale contesto la questura di perugia ha dimostrato di saper pianificare con efficacia, equilibrio e autorevolezza, ma sempre con approccio improntato al dialogo e alla collaborazione istituzionale, l’evolversi delle manifestazioni senza ripercussioni sulla sicurezza pubblica.
Certo, i tempi immediati ci vedranno ulteriormente impegnati nella gestione dell’ordine pubblico, poiché la crisi economica, con i suoi effetti negativi sta concretizzando, come è evidente, l’aggravarsi delle tensioni sociali. Ci auguriamo ancora, di avere un confronto con i vari interlocutori aperto e costruttivo, che possa contemperare l’interesse e il diritto di manifestare con la necessaria sicurezza pubblica.
la divisione anticrimine ha fortemente incrementato le misure di prevenzione inflitte a persone pregiudicate e pericolose per la societa’; significativo il primo provvedimento di confisca di otto unita’ immobiliari definito dalla corte di appello di perugia in esecuzione di una misura di prevenzione patrimoniale.
la polizia amministrativa ha esteso la propria attivita’ di controllo dei pubblici esercizi, ispezionandone 108 di cui 8 colpiti da provvedimenti di chiusura o sospensione temporanea.
Mi avvio alla fase finale dell’intervento e desidero ringraziare la magistratura perugina per gli impulsi costruttivi e di direzione investigativa forniti alle indagini dalle quali sono scaturiti risultati importanti.
Di tutte le operazioni portate a termine e delle attività svolte è stata sempre data ampia informazione alla stampa, i cui rappresentanti costituiscono il collegamento migliore tra la polizia e l’opinione pubblica, e dai quali riceviamo stimoli e intelligenti chiavi di lettura degli eventi di interesse pubblico. In verita’ qualche volta gli eccezionali impegni delle forze di polizia vengono notevolmente attenuati da una distorta rappresentazione di qualche mass-media che preferisce evidenziare gli aspetti negativi della cronaca anziche’ le attivita’ preventive e gli innumerevoli successi investigativa”.
In conclusione un piccolo richiamo alla stampa, colpevole, a volte, di fare titoli che allarmano la cittadinanza: “catturare l’attenzione di qualche lettore distratto con un titolo allarmistico puo’ essere una buona strategia commerciale, ma provoca gravi conseguenze sulla percezione di sicurezza della collettivita’ a danno di tutti. Ringrazio altresì le oo.Ss di polizia per la collaborazione – conclude D'Angelo – pur nel rispetto del loro ruolo, avuta per la soluzione di talune problematiche, così come le organizzazioni sindacali dell’amministrazione civile dell’interno. Ringrazio inoltre le specialità che ancora non ho menzionato: la polizia stradale, la polizia postale, la polizia ferroviaria , la scuola di spoleto, nonché il personale ed il dirigente del reparto prevenzione crimine che come ho detto prima rappresentano la più bella novità di quest’anno.
un particolare saluto al nostro personale civile che e’ una delle componenti importanti della nostra organizzazione, impegno e costanza lo hanno in questi anni contraddistinto.
tutti gli uffici hanno raggiunto gli obiettivi prefissati e quindi un sentito grazie di cuore agli uomini e alle donne della polizia di perugia, per il lavoro svolto e ai funzionari che mi hanno accompagnato con lealtà e professionalità in questo anno e mezzo. Un affettuoso saluto va alle famiglie dei miei uomini che condividono costantemente con loro il sacrificio e in particolare un abbraccio affettuoso ai loro figli.
ci aspetta un altro anno da affrontare con lo stesso impegno e determinazione, perche’ dobbiamo sempre ricordarci che le sfide sono lì, dietro l’angolo, pronte per essere raccolte da una polizia moderna e al passo con i tempi.
Vado a concludere rinnovando, in questa giornata per noi di festa, di memoria e di riflessione, il mio caloroso ringraziamento per l’impegno profuso dai poliziotti di perugia per il bene comune e per il rispetto delle regole. Dobbiamo sempre ricordare che il nostro lavoro ha un ulteriore effetto: quello educativo, verso i giovani, affinche’, sollecitati dai nostri esempi, capiscano che ai diritti si associano i doveri.
auguri a tutti
viva la polizia di stato
viva l’italia.