Perugia dedica due giorni al dramma in Medio Oriente. Domani, venerdì 20 aprile, alle ore 21 in piazza IV Novembre la Fontana Maggiore verrà illuminata di rosso per richiamare l’attenzione della cittadinanza sul dramma delle popolazioni sofferenti in Medio Oriente, in particolare in Siria. Un momento di preghiera sarà organizzato dal Comitato Nazarat di Perugia.
Il gesto di sensibilizzazione vede l’impegno congiunto dell’amministrazione comunale e della Diocesi di Perugia e Città delle Pieve. L’iniziativa è patrocinata da “Aiuto alla Chiesa che soffre ONLUS”, che a febbraio ha illuminato di rosso il Colosseo e lo scorso anno la Fontana di Trevi, per ricordare la grave situazione dei martiri cristiani in Medio Oriente e non solo. Il monumento simbolo della città si tinge del colore del sangue dei martiri e diventa luogo di raccoglimento e vicinanza alle popolazioni della Siria.
A Perugia il 20 di ogni mese il Comitato Nazarat organizza una preghiera con la presenza di un testimone diretto proveniente dalle aree di conflitto, alle ore 21 presso la Basilica minore di San Costanzo.
Sabato, invece, alle ore 17 alla sala del Dottorato (chiostro della cattedrale) si terra la conferenza “Il dramma dei cristiani in Medio Oriente – Testimoni dalla Siria”
Interverranno: S. Em. Card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, presidente CEI; Alessandro Monteduro, direttore “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ONLUS; Gian Micalessin, giornalista inviato di guerra; Ayman Haddad, siriano, docente di Lingua e cultura araba; Padre Giuseppe Battistelli ofm (moderatore), Commissario di Terra Santa per l’Umbria.
Nuovi venti di guerra si abbattono sulla Siria, scuotendo le nostre coscienze. La conferenza “Il dramma dei cristiani in Medio Oriente – Testimoni dalla Siria” nasce dal desiderio di capire cosa stia realmente accadendo nello scenario mediorientale e quali prospettive di soluzione si intravedano. Gli interlocutori di primissimo piano porteranno video inediti e contributi significativi. La presenza del card. Bassetti è espressione della vicinanza della Chiesa alle popolazioni colpite dai conflitti.
L’attenzione dei relatori andrà in particolare alle minoranze che più hanno subìto gli esiti della guerra. I grandi interessi economici all’origine dei conflitti si sono intrecciati con fondamentalismo religioso e tentativi di annientamento etnico e culturale.
Conoscere la realtà, dopo anni di continue evoluzioni, fino all’attuale livello di tensione internazionale, è un modo per abbattere il muro d’indifferenza e maturare un giudizio critico che sviluppi uno spirito di solidarietà consapevole verso i fratelli più sofferenti, che chiedono in varie forme il nostro aiuto.
La conferenza dà seguito ai costanti appelli di Papa Francesco, che anche durante l’Urbi et Orbi di Pasqua in Piazza San Pietro ha detto: “Domandiamo frutti di pace per il mondo intero, a cominciare dall’amata e martoriata Siria, la cui popolazione è stremata da una guerra che non vede fine” e ha aggiunto un appello per la pace anche in Terra Santa, nello Yemen e in tutto il Medio Oriente.
La conferenza è realizzata con il patrocinio del Comune di Perugia, che già in passato ha dimostrato una pericolare sensibilità per il tema della crisi in Medio Oriente, votando, primo Comune in Italia, all’unanimità in Consiglio comunale la richiesta di mozione per la sospensione delle sanzioni alla Siria.
Alessandro Monteduro, direttore di “Aiuto alla Chiesa che soffre” illustrerà il Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo, pubblicazione unica nel suo genere, sussidio fondamentale per chiunque voglia approfondire il tema della libertà religiosa, partendo da un approccio non confessionale perché prende in esame la situazione di ciascun Paese, con riferimento a ogni tipo di violazione della libertà religiosa riguardante i credenti di qualsiasi fede. Il relatore si soffermerà particolarmente sulla condizione in Iraq, dove oggi le minoranze cristiane e yazide cacciate e decimate risiedono in campi profughi, con remote possibilità di tornare nelle loro case, perché distrutte o ormai occupate. La presenza cristiana in Iraq, culla della cristianità dai tempi di San Tommaso, è quasi cancellata.
Le minoranze non musulmane, quali cristiani e yazidi, sono state regolarmente vittime dei jihadisti sunniti. Questi attacchi e la generale atmosfera di violenza hanno provocato un vero proprio esodo dei cristiani dal Paese. Secondo le stime più recenti, circa il 66 percento dei cristiani ha lasciato l’Iraq dopo il 2003. Se prima di quella data vivevano nel Paese tra gli 800mila e 1,2 milioni di cristiani, oggi ne rimangono tra i 250 ed i 400mila. Le comunità degli yazidi e dei mandei sono state altrettanto decimate nel corso degli ultimi due anni. Nel 2013 gli yazidi hanno riportato che la loro popolazione era diminuita di almeno 200mila persone fino a raggiungere un totale di circa 500mila membri. I mandei si erano invece ridotti del 90 percento, con poche migliaia rimaste nel Paese. Sul sito https://acs-italia.org/rapportolr/ è possibile consultare la condizione stato per stato.
Ayman Haddad, italo-siriano, di Damasco, residente a Todi. Gran parte dei suoi cari, con cui è in contatto quotidiano, risiede ancora a Damasco. Ha quindi avuto modo di seguire sin dall’inizio il susseguirsi delle vicende del conflitto siriano ed è attento conoscitore della geopolitica mediorientale. Ha inoltre visitato la sua famiglia anche durante la guerra, potendo toccare con mano la trasformazione della società siriana e lo spezzarsi degli equilibri di convivenza millenaria che la caratterizzavano. In questi anni del dramma siriano ha tenuto varie conferenze per testimoniare la verità insabbiata della comunità cristiana.
Gian Micalessin è un giornalista coraggioso e dallo sguardo profondo, che non si accontenta delle veline propagandistiche, ma parte per il fronte, per vedere e raccontare. Segue il conflitto siriano dal suo inizio, ha già presentato a Perugia nel 2016 dei reportage impressionanti, girati sotto i colpi da fuoco, ricchi di testimonianze dirette dei protagonisti civili, religiosi e militari. È reduce da un viaggio a Ghouta in cui ha osservato in prima persona la situazione documentandola in reportage ancora inediti che presenterà alla conferenza. Il suo ultimo libro “Fratelli traditi” racconta la situazione dei siriani sullo sfondo del conflitto e l’atteggiamento delle potenze mondiali che hanno tanti interessi da rendere difficile la soluzione della guerra, cosicché la popolazione si sente abbandonata e sconfortata. Micalessin illustrerà lo scenario attuale e le prospettive che si intravedono.
Padre Giuseppe Battistelli ofm, Commissario di Terra Santa per l’Umbria, modera l’incontro da profondo conoscitore della Terra Santa, ma anche della situazione mediorientale tutta, poiché i francescani sono in ogni paese in conflitto punto di riferimento per il sostegno alle popolazioni civili e per la ricostruzione.