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Perugia, Curi ancora amaro: la Reggina passa 2-0 | Pagelle

Il Perugia rimedia la seconda sconfitta in campionato, ancora sotto i riflettori del Curi, dove la Reggina passa 2-0. Gli ospiti colpiscono dopo 5 minuti con Galabinov, che si infila tra Angella e Zanandrea approfittando dell’errore di valutazione di quest’ultimo, che lo tiene in gioco a due passi da Chichizola.

Il Perugia, pur meno brillante di altre partite, ha una grandissima occasione per trovare subito il pari, ma Matos sbaglia incredibilmente. E così prima del riposo arriva il raddoppio di Bellomo, che sfrutta una respinta corta di Angella.

Questa volta i tanti cambi di Alvini non pagano. E il Perugia conferma le difficoltà ad andare in gol e a manovrare tra le mura amiche, dove ha rimediato le sue due sconfitte in questo campionato e una sola vittoria, contro il Brescia.

Tabellino e pagelle

Perugia-Reggina 0-2
5′ pt Galabinov (R), 45′ pt Bellomo (R)

PERUGIA: Chichizola 6; Sgarbi 6.5, Angella 5.5, Zanandrea 5 (30′ st Murgia); Ferrarini 5, Ghion 6 (16′ st Burrai 6), Segre 5.5, Lisi 5 (16′ st Falzerano 6); Kouan 5; Matos 5 (16′ st Carretta sv – 19’st Murano 5.5), De Luca 5. All. Alvini 5. A disp.: Fulignati, Rosi, Gyabuaa, Murgia, Dell’Orco, Vanbaleghem, Curado, Santoro.

REGGINATurati sv; Loiacono 7 (41′ st Lakicevic sv), Cionek 6.5, Stavropoulos 7.5, Di Chiara 6.5; Bianchi 7, Crisetig 6.5; Laribi 6.5 (19′ st Ricci 6), Bellomo 8 (26′ st Hetemaj 6), Rivas 6 (1′ st Cortinovis ); Galabinov 7 (40′ st Montalto sv). All. Aglietti 7. A disp.: Micai, Amione, Liotti, Regini, Cortinovis, Hetemaj, Ricci, Denis, Ménez, Tumminello.

Arbitro Camplone di Pescara,VAR: Banti di Livorno. A-VAR: Capaldo di Napoli.

La partita dei Grifoni

Chichizola 6: praticamente inoperoso, tranne nelle due occasioni in cui ha dovuto recuperare il pallone in fondo alla rete, e non per sue colpe.

Sgarbi 6.5: è il più sicuro di quella che resta la miglior difesa della Serie B, anche se stasera ha concesso due reti evitabilisssime.

Angella 5.5: è forse la prima partita che stecca. E non solo per quel pallone rinviato sui piedi di Bellomo, il più pericoloso della Reggina, che chiude la partita già alla fine del primo tempo.

Zanandrea 5: non contrasta Galabinov e lo tiene in gioco, consentendo al bulgaro di gelare il Curi in avvio. Un errore a freddo che condiziona lui e tutto il Perugia (30′ st Murgia 5.5: entra nel finale di una partita compromessa e non riesce a lasciare il segno).

Ferrarini 5.5: questa volta il Perugia non spinge sulle fasce. Anche se a destra fa meno peggio.

Ghion 6: parte bene e con la sua solidità tiene a galla il Perugia, fino alla rete di Bellomo (16′ st Burrai 6: al rientro dall’infortunio Alvini non lo rischia, ma poi è costretto a metterlo dentro nel disperato tentativo di trovare qualche spunto offensivo che non arriva).

Segre 5.5: dovrebbe prendere per mano il Perugia e non riesce a farlo.

Lisi 5: al rientro dopo lo stop di Lecce gioca la sua peggior partita da quando è a Perugia. Apparso stanco, forse sta pagando i km sin qui corsi sulla fascia sinistra (16′ st Falzerano 6: dà un po’ di dinamismo e prova a spingere, con qualità ma non sempre con la necessaria lucidità).

Kouan 5: in una partita così tatticamente non è né carne, né pesce. E forse non per colpa sua.

Matos 5: ha la palla del pari, ma se la divora clamorosamente sotto la Nord. Un errore che il Perugia paga (16′ st Carretta sv: entra e mette dentro uno dei pochi cross buoni per la testa di De Luca. E su quell’azione di fa male ed è costretto a uscire dopo 2 minuti – 19’st Murano 5.5: la missione è disperata, ma la sua prova è impalpabile).

De Luca 5: primo tempo anonimo, dove si fa vedere solo quando viene a prendersi palla a centrocampo. Ci prova solo nel finale e non trova la porta.

All. Alvini 5: gli incontri ravvicinati lo costringono a fare molti cambi, senza tuttavia cambiare modulo. Il Perugia paga l’errore a freddo e quello di Matos che avrebbe pareggiato i conti. Lui ha visto un buon Perugia. Certo, la Reggina è stata cinica ed ha approfittato dei due errori difensivi dei biancorossi. Però il Perugia non può fondare il suo gioco solo sulla solidità difensiva: se la palla non si butta dentro, prima o poi l’errore dietro arriva e si perde.