Dopo la vistosa riduzione avvenuta nel 2012, anche per quest’anno gli affitti a perugia hanno subito un ulteriore vistoso crollo. Lo rileva il Rapporto sulle locazioni 2013 realizzato, con il supporto scientifico di Nomisma, dal franchising immobiliare Solo Affitti. Dalla rilevazione si apprende che nella città di Perugia il prezzo degli affitti è diminuito del 14,2 per cento, una delle percentuali più alte tra le città italiane, dove la media del calo si attesta intorno al 4,5 per cento. Lo stesso Rapporto per il 2014 si prevede una sostanziale stabilità dei canoni, ma “la realtà che si registra a Perugia, afferma l’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti, è davvero preoccupante e conferma tra l’altro l’altissimo numero degli appartamenti non utilizzati e liberi che il mercato non riesce ad assorbire. Nemmeno a prezzi assolutamente bassi come quelli rilevati dal Rapporto che indicano Perugia al secondo posto tra gli affitti più economici con un costo medio di 385 euro, superata soltanto da Catanzaro. La causa di questi dati, prosegue Vinti, va ricercata indubbiamente nel vistoso calo delle iscrizioni universitarie che si sono registrate a Perugia, ma anche e soprattutto dalla crisi economica imperante che non permette nemmeno a chi ha bisogno di trovare una casa di poter sostenere il costo di un affitto. Per questo motivo la Regione si è mossa, attraverso un bando pubblicato dall’Ater, che scade il prossimo 22 dicembre, che garantisce un contributo regionale a quei proprietari che mettono a disposizione eventuali appartamenti di loro proprietà per quelle famiglie che sono oggetto di sfratto. Tra l’altro questa soluzione, oltre al contributo regionale, permette ai proprietari anche di usufruire di numerose agevolazioni fiscali previste dalle Leggi nazionali che, nel loro complesso, certamente abbasserebbero il peso economico che grava sui proprietari di alloggi non utilizzati e dunque che non producono reddito ma soltanto oneri finanziari. E’ prevista infatti un’elevata riduzione forfettaria del reddito derivante dal canone di locazione, la riduzione dell’imposta di registro sui contratti di locazione stipulati e la riduzione ulteriore delle imposte locali deliberate dai Comuni. E ad usufruirne nello stesso tempo, conclude l’assessore Vinti, sarebbero anche numerose famiglie in difficoltà abitative”.
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