Matos vivacizza un attacco sterile, ancora un'indecisione fatale di Sgarbi | A centrocampo steccano Segre, Santoro e Kouan
Il Perugia non trova il successo al Curi contro il Cosenza. Finisce 1-1, con Situm che risponde alla rete di Rosi. A dimostrazione delle difficoltà dell’attacco biancorosso di andare in gol. Questa volta, almeno, non c’è stata la beffa come contro l’Ascoli, ma i tifosi del Perugia si aspettavano di più.
Tabellino e pagelle
Perugia – Cosenza 1-1
5′ st Rosi (P), 22′ st Situm
Perugia: Chichizola 6.5, Rosi 6.5 (33′ st Curado 6), Sgarbi 5, Angella 6-, Falzerano 5.5, Burrai 6.5, Segre 5.5 (1′ st Santoro 5), Lisi 6 (23′ st Ferrarini 6), Kouan 5 (40′ st Murgia sv), Carretta 5.5, Murano 5 (1′ st Matos 6+). All. Alvini 6-. A disp.: Fulignati, Righetti, Gyabuaa, De Luca, Ghion, Vanbaleghem, Zanandrea.
Cosenza: Vigorito 7, Tiritiello 6, Rigione 5.5, Vaisanen 6, Carraro 6, Situm 7, Palmiero 6, Sy 6.5 (19′ st Corsi 6), Boultam 5 (19′ st Vallocchia 6), Gori 6 (45′ st Gerbo sv), Caso 6 (31′ st Millico 6). All. Zaffaroni 6.5. A disp.: Sarocco, Matosevic, Pandolfi, Kristoffersen, Venturi, Pirrello, Eyango.
Arbitro: Miele di Nola (al Var Prontera di Bologna).
Note: al 39′ st espulso Palmiero.
La partita dei Grifoni
Chichizola 6.5: non deve compiere grossi interventi, ma è sempre attento sulle poche conclusioni a rete degli avversari, come quando nel finale respinge la conclusione di Gori. Nel gol dei calabresi guarda la palla attraversare l’area piccola, forse ingannato dal maldestro tentativo di respinta di Sgarbi.
Rosi 6.5: va a segno ancora al Curi, come contro l’Ascoli. Una rete che illude i tifosi, ma almeno questa volta vale un punto. Nel primo tempo concede poco agli avversari sulla sua fascia, poi cala fisicamente fino alla sostituzione per un affaticamento (33’st Curado 6: Alvini lo manda dentro in un cambio forzato, quando vede anche i suoi in carenza di ossigeno e fosforo).
Sgarbi 5: quando sembra controllare, arriva la sbavatura che ne compromette la prestazione. Una, nel primo tempo, non pesa sul risultato. La sua mancata deviazione, nel timore di infilare il suo portiere, consente a Situm di siglare la rete del pari.
Angella 6-: anche la corazzata difensiva del Perugia, questa volta, imbarca acqua, anche se non affonda. Perde in un rimpallo il pallone che porta al pari del Cosenza.
Falzerano 5.5: corre tanto, ma spesso a vuoto. Peccato, perché in avvio sembrava poter prendere il passo agli avversari sulla sua fascia. Dopo il pari ospite va in bambola anche lui e perde ingenuamente una palla che poteva costare cara al Perugia.
Burrai 6.5: non fa grandi cose, ma è l’unico che resta lucido quando il Perugia soffre. Pennella su corner il pallone per la testa di Rosi.
Segre 5.5: sembra spaesato, soffre l’aggressività dei calabresi. Un piccolo passo indietro rispetto all’esordio a Frosinone. Rimediabile (1′ st Santoro 5: Alvini lo manda in campo e gli chiede ordine, invano).
Lisi 6: solita corsa, sfiora la rete nel secondo tempo lanciandosi sul pallone che gli ha servito Matos. A tratti troppo nervoso. (23′ st Ferrarini 6: cambio sulla fascia destra: meno furore, più ordine. E in quel momento, con il Perugia nel caos, era quello che chiedeva Alvini).
Kouan 5: l’impegno è il solito, ma in questa partita, oltre che per i piedi raffinati che non ha, non incide neanche con i suoi muscoli e la sua corsa, di solito preziosissimi per la causa del Grifo. (40′ st Murgia sv: entra nel finale, senza riuscire a incidere).
Carretta 5.5: in avvio si divora la palla del possibile vantaggio. Poi gli avversari gli concedono pochi spazi e lui non fa molto per cercarseli.
Murano 5: ha un solo pallone, quando la bandierina non si alza e lui si ritrova una specie di rigore in movimento che spara addosso a Vigorito. (1′ st Matos 6+: il suo ingresso vivacizza l’attacco del Grifo: trova il corner che vale il vantaggio, serve un invitante pallone per Lisi. E’ in carenza di condizione, ma la sua velocità e la sua esperienza servono lì davanti a questo Perugia).
Alvini 6-: alla vigilia aveva chiesto sole per i tifosi e che il Perugia impostasse il suo gioco. Il cielo lo accontenta, i suoi ragazzi decisamente meno. Urla dalla panchina, invocando ordine. Ma a tratti il suo Perugia è sembrato andare in confusione. Il mister parla di “risultato positivo”, ma per la prima volta il gioco del Perugia non è piaciuto.