Il Comune a caccia di nuove location storico – artistiche dove celebrare matrimoni civili. Unica condizione: superare la valutazione di una commissione ad hoc. Perugia e il suo territorio sono stati da sempre luogo di attrazione turistica: la presenza di due Università muove un gran numero di studenti che spesso tornano a distanza di tempo e tra le occasioni di “ritorno” c’è anche quella di scegliere Perugia come luogo per la celebrazione dei matrimoni. Ed ecco che da qualche anno esiste un progetto che si rivolge a coloro che sono innamorati di Perugia, dal nome Sposi a Perugia. Il programma è dedicato a quelle coppie che decideranno di sposarsi a Perugia con rito civile in una delle residenze di pregio del territorio.
Le tariffe
Al momento le strutture storiche sono 9: il castello di Solfagnano, dell’Oscano, villa alla Posta dei Donini, villa Fontana, villa il Castellaro, il castello di Procopio, il castello di Ramazzano, le Torri di Bagnara, Villa Forasiepi, villa La Torre di Pila, Villa Taticchi Borgo Colognolatello, il castello di Bagnara.
Umbria meta gettonata dagli sposi per dirsi sì | A Perugia, c’è SPoSi
Dopo una positiva sperimentazione, iniziata nel 2010, la Giunta comunale aveva deciso nel maggio del 2015 di proseguire con il progetto Sposi a Perugia e che prevede, attraverso un contratto di comodato d’uso gratuito con i proprietari di immobili, di istituire uffici distaccati di stato civile dove celebrare, appunto, matrimoni. Dal primo gennaio 2016, nell’elenco dei luoghi adibiti alla celebrazione dei matrimoni civili, è possibile inserire le residenze dichiarate di interesse culturale dalla Soprintendenza per “i beni storici, artistici ed etnoantropologici”.
Aldilà della dichiarazione da parte della Soprintendenza, secondo a quanto dice una determina di giunta del 19 luglio 2017 (numero 299), è però innegabile “come alcuni immobili possano comunque essere luoghi pregevoli da un punto i vista naturalistico, paesaggistico, ambientale ed architettonico”. Palazzo dei Priori quindi accoglierà le richieste presentate per valutarle una ad una ed essere così inserite nell’elenco delle offerte dei luoghi da sogno dove coppie da tutto il mondo potranno pronunciare si almeno una votla all’anno, “possibilmente nel mese di marzo“. A valutarli sarà un’apposita commissione comunale, composta da tre membri: il dirigente dell’ Area Servizi alla persona o suo delegato, che la presiede, i dirigenti di Area Governo e sviluppo del territorio e dell’Area Risorse ambientali – smart city e innovazione oltre ad un segretario di commissione. Non resta che attendere e scoprire chi supererà la selezione.