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Perugia, commissione urbanistica / Novità per il verde e i parcheggi dei centri storici

(Ale. Chi.) – Da Palazzo dei Priori di Perugia arrivano novità per il centro storico cittadino: questa mattina la Commissione Urbanistica ha approvato, con 10 voti a favore (maggioranza e Fronduti) e 3 astenuti (opposizione), la preconsiliare della Giunta Comunale sulle “Dotazioni territoriali e funzionali per gli interventi edilizi ed urbanistici nei centri storici: non obbligatorietà ai sensi della L.R. 12/2008, art. 14, comma 2 bis”.

L'assessore Liberati ha spiegato che, in base ad una recente legge regionale del dicembre 2013, i Comuni avranno facoltà di stabilire, per l’intero centro storico o per determinati ambiti dello stesso, la non obbligatorietà della previsione delle dotazioni territoriali e funzionali (verde e parcheggi pubblici) relative all’insediamento o alla trasformazione di attività produttive compatibili o per servizi pubblici e privati.

La normativa vigente fino ad oggi in Umbria prevede infatti che il reperimento delle aree per dotazione territoriale e funzionale “è assolto, in via ordinaria, mediante la sistemazione a verde e parcheggio delle aree e loro cessione al Comune o asservimento all’uso pubblico, oppure, in alternativa, mediante monetizzazione o sostituzione con altri servizi”, dicono dal Comune. La carenza nei centri storici di aree libere da sistemare a verde e parcheggio e da cedere poi al Comune o asservire all’uso pubblico ha comportato che, sino ad oggi, l’obbligo in questione venisse assolto dagli interessati mediante monetizzazione e cioè mediante il pagamento di una somma di denaro. Tuttavia i consistenti costi della monetizzazione hanno, in molti casi, costituito un deterrente alla realizzazione degli interventi ed al conseguente insediamento delle attività consentite nei centri storici.

Oggi la nuova previsione regionale della legge 12/2013 fornisce al Comune uno strumento per la rivitalizzazione dei centri storici, visto che consente, attraverso l’abbattimento dei costi della monetizzazione, di promuovere ed incentivare l’insediamento di nuove attività commerciali, artigianali, artistiche, di studi professionali o comunque di attività produttive e servizi compatibili con la residenza, ovvero l’ampliamento di quelle esistenti. Il provvedimento varrà anche per i centri storici dei vari quartieri e frazioni del Comune.

Tra i favorevoli anche Fronduti, il quale ha sostenuto che l’attuazione di quanto contenuto nell’articolo 14 della legge regionale in discussione rappresenta un’iniziativa fondamentale, perchè la scelta di fondo adottata dall’Amministrazione va a favore del Comune ed offre a cittadini ed Ente l’opportunità di riattivare le politiche per il centro storico. Sbrenna ha riferito di non valutare negativamente questa iniziativa, perchè tende, nelle intenzioni, ad offrire una possibilità non secondaria per la rivitalizzazione del centro storico, esigenza sentita sia dalla maggioranza che dall’opposizione. “Credo però che la rivitalizzazione dell’acropoli passi, da una parte, per un corretto e cauto utilizzo di questo strumento, ma soprattutto, dall’altra, attraverso una visione multidisciplinare nella quale non è estranea l’operazione di consentire una maggiore accessibilità al centro storico, oggi difficile”.

Nutro dubbi – ha sostenuto invece il capogruppo Pd Mearini – che questa iniziativa possa essere inficiata dalla presunta scarsa accessibilità al centro storico, il quale è aperto a tutti dalle 13 alle 24. La verità è che, più che un problema di orari, nell’acropoli vi è un problema di spazi, dovuto alla conformazione naturale della città. Questa proposta non può determinare alcun danno economico in capo all’Amministrazione, perchè oggi il mercato è fermo e nessuno ha risorse per investire”. Viene proprio dal cittadino, secondo Mearini, dunque, la richiesta di modificare alcune destinazioni d’uso per incentivare gli interventi. Ed è nell’ottica del coraggioso rilancio del mercato, che si inserisce questa proposta, occasione in più per la città e preludio ad una rilettura urbanistica dei centri storici.

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