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Perugia, col porta a porta 30 tonnellate di rifiuti indifferenziati in meno al giorno

Redazione

Perugia, col porta a porta 30 tonnellate di rifiuti indifferenziati in meno al giorno

Il bilancio della prima settimana di attività dopo l'introduzione della differenziata porta a porta nella "città compatta", coinvolte 20mila persone
Mer, 08/08/2018 - 17:07

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È partito il 30 Luglio il nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta nella prima zona della Città Compatta di Perugia (quartieri di Monteluce, Sant’Erminio, Elce, Via della Pallotta e Via dei Filosofi). Dal mese di giugno, Gesenu ha eseguito un’attività capillare di distribuzione dei contenitori, di diversa tipologia e dimensione, preceduta da un’intensa attività di comunicazione promuovendo undici assemblee sul territorio che hanno visto la partecipazione di oltre 3000 cittadini, la spedizione di oltre 20.000 lettere nominative a tutte le famiglie e le utenze interessate, stand informativi nei luoghi di interesse strategico.

L’attività di distribuzione dei contenitori è completata ed ha riguardato 2.384 utenze domestiche singole, 995 condomini e 829 utenze non domestiche, per una popolazione complessiva servita pari a 20.000 abitanti. I nuovi contenitori sono stati uniformati ai colori previsti dalle norme Europee e sono dotati di serratura gravitazionale. Contestualmente, è stata completata la rimozione dei vecchi cassonetti stradali nella prima zona interessata dall’attivazione del servizio, dando priorità ai cassonetti per rifiuti indifferenziati. Le campane per la raccolta differenziata di carta e multimateriale (plastica, vetro, metalli) saranno rimosse nei prossimi giorni. Complessivamente i cassonetti rimossi dai quartieri interessati sono pari a circa 1300.

Con l’eliminazione dei cassonetti stradali si è già conseguita una riduzione di circa 30 tonnellate al giorno di rifiuto indifferenziato, che su base annua corrisponderà a 10.000 tonnellate di rifiuto indifferenziato. Nei prossimi giorni saranno altresì ripristinati gli stalli dove alloggiavano i vecchi contenitori stradali restituendo decoro e spazi alla città di Perugia. Il nuovo servizio prevede l’impiego di 17 veicoli a ridotto impatto ambientale, motorizzati ibridi ed a metano. Nell’occasione odierna viene presentato un veicolo con vasca di costipazione con motorizzazione mista elettrica e termica, già operativa nella prima zona di raccolta.  Sono state già installate le prime due Eco Isole informatizzate, delle 10 previste dal progetto, in Via Omicini (Case Bruciate) e Via Campo di Marte (di fronte ex Circoscrizione), che sono già fruibili da tutti i cittadini che risiedono nella Città Compatta per il conferimento di carta, plastica, secco residuo e frazione organica. Le installazioni delle ulteriori ecoisole saranno completate entro fine mese.

È completata anche l’installazione della 132 campane per la raccolta del vetro monomateriale.

Il nuovo servizio di raccolta differenziata porta a porta è attentamente monitorato dai tecnici dell’azienda che hanno registrato, nei primi giorni di servizio, una graduale ed esponenziale corretta esposizione dei contenitori. Il progetto una volta a regime, ha l’obiettivo di incrementare nei quartieri interessati la percentuale di raccolta differenziata dall’attuale 35,5% al 74%, superando così gli obiettivi europei, statali e regionali, nonché di uniformare i sistemi di raccolta sull’intero territorio comunale, anche nella prospettiva della tariffazione puntuale.

La cittadinanza ha risposto con straordinaria attenzione e particolare sensibilità e si è dimostrata sempre partecipe e collaborativa rispetto al nuovo servizio che sicuramente ha modificato in modo radicale le abitudini ed i comportamenti rispetto al passato.

Le problematiche insorte nei primi giorni di attivazione del servizio vengono costantemente affrontate dal personale tecnico del gestore e risolte quotidianamente le criticità, che d’altronde sono inevitabili nelle occasioni di modifica strutturale del servizio pubblico di raccolta. Sono in corso attività mirate di controllo da parte degli Ausiliari di Polizia Ambientale nei luoghi ove persiste alcuni abbandoni di rifiuti deposti nelle vecchie ubicazioni dei contenitori stradali.

Il progetto prevede l’ulteriore estensione alla seconda zona della città compatta (quartieri di Settevalli, Fontivegge, Madonna Alta, Ferro di Cavallo), ove l’attività di distribuzione dei contenitori inizierà il prossimo 20 agosto 2018 con attivazione del nuovo servizio già programmata per il 22 ottobre 2018.

“Contestualmente a questi passaggi tecnici – ha spiegato Annalisa Maccarelli – Gesenu sta lavorando anche per individuare tutte le situazioni legate all’evasione. E’ in corso di svolgimento un ulteriore censimento delle utenze che, incrociato con i dati dell’Agenzia delle entrate (grazie alla collaborazione col Comune) e di Umbra Acque, consentirà di ampliare notevolmente la base imponibile, favorendo l’equità e, dunque, i cittadini virtuosi. Il frutto di questo dettagliato lavoro è già evidente, ma è destinato ad ampliarsi in maniera significativa a fine 2018- primi mesi del 2019”.

“Questa attività – ha segnalato il dirigente del Comune di Perugia Vincenzo Piro – è fondamentale per l’Ente che ha la necessità di avere una banca-dati degli utenti Tari coerente con il servizio offerto. Ciò produrrà, infatti, importanti effetti per le casse comunali, penalizzate nel tempo dalla ingente morosità. L’obiettivo concreto sarà quello, ad esempio, di poter progressivamente cancellare le risorse allocate nel fondo crediti di dubbia esigibilità, destinato ad essere superato con l’introduzione della tariffazione puntuale”. Infine Piro ha sottolineato come, con l’attivazione dei vari sistemi di raccolta differenziata nelle aree servite, è stata concessa ai cittadini la possibilità di conferire secondo varie modalità (porta a porta, raccogliincentro, ecoisole, centri di raccolta) parametrate alle differenti esigenze dell’utenza.

“I rifiuti – è il commento del vicesindaco di Perugia, Urbano Barelli – sono una risorsa e il loro corretto utilizzo fa bene all’ambiente e all’economia, consentendo di sviluppare quell’economia circolare che vuole promuovere sia l’Unione europea (con le direttive del maggio scorso) che l’Italia (con il documento del Ministero dello Sviluppo Economico e quello dell’Ambiente ‘Verso un modello di economia circolare’ del novembre 2017 e con il Contratto di governo M5S e Lega). La nostra città deve cogliere l’occasione del nuovo sistema di raccolta differenziata anche per rilanciare la sua economia e creare lavoro. Infatti, “passare dall’attuale modello di economia lineare a quella circolare richiede un ripensamento delle strategie e dei modelli di mercato per salvaguardare la competitività dei settori industriali e il patrimonio di risorse naturali. Un modello di economia circolare, che coinvolge le abitudini dei consumatori ed investe i processi produttivi e manufatturieri, non solo delle grandi imprese ma anche del reticolato di PMI che caratterizzano il Paese, è in grado di creare nuovi posti di lavoro e al tempo stesso di ridurre notevolmente la domanda di materie vergini e l’impatto sull’ambiente” (Verso un modello di economia circolare).

È stato, inoltre, precisato che “è necessario che ogni intervento del decisore politico si collochi in una strategia di economia circolare, intesa quale sistema ambientale ed economico in cui un bene è utilizzato, diventa rifiuto, e poi, a valle di un procedimento di recupero, cessa di essere tale per essere riutilizzato quale materia seconda per la produzione di un nuovo bene, in contrapposizione al modello di “economia lineare” in cui i beni divenuti rifiuti sono avviati semplicemente a smaltimento dopo il loro utilizzo” (Contratto per il governo del cambiamento, M5S e Lega). Confindustria Umbria si sta già muovendo in questa direzione, anche con il convegno del 12 luglio “Management e imprese alla sfida dell’Economia Circolare”.

Dopo la bonifica ed il rilancio di Gesenu e dopo l’ottimo risultato del Raccoglincentro per il centro storico, il nuovo sistema di raccolta differenziata che è partito per la città compatta e che coinvolge 42.000 nostri concittadini è un passo molto importante nella direzione dell’economia circolare e, per non sprecare i rifiuti e per renderli una risorsa, occorre la collaborazione attiva di tutti. Grazie a quanti lo stanno già facendo e a quanti lo faranno nell’interesse dell’ambiente, dell’economia, del lavoro e delle future generazioni”.

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