Sa.Mi.
Aggiornamento delle 13.00
Il pacchetto di semplificazione in arrivo entro l'anno – “Attraverso decreti legge abbiamo introdotto semplificazioni su tematiche importanti, ad esempio su terre e rocce da scavo, siti contaminati e rifiuti'': lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, nel corso del convegno. A sollevare la questione delle semplificazioni era stato il presidente di Confindustria Perugia, Ernesto Cesaretti, chiedendo di “snellire, semplificare i passaggi amministrativi, non certo in termini di abbassamento dei target di qualita' ambientale, ma di riduzione dei costi burocratici e degli eccessi di regolamentazione”. ''Sono impegnato – ha replicato Clini – a far si' che il pacchetto semplificazione si chiuda entro l'anno. Per questo incontro sulla mia strada molti nemici, visto che con queste iniziative stiamo smantellando un sistema burocratico con cui molti hanno costruito carriere''. Per Clini ''la strada della crescita'' si puo' imboccare ''solo se la pubblica amministrazione e' responsabile nei confronti del cittadino e dell'impresa”.
L'interevento dell' assessore Silvano Rometti – “La Regione Umbria, prima in Italia, si e' dotata di un marchio di promozione della sostenibilita' ambientale, finalizzato a promuovere aziende e prodotti che si impegnano a ridurre gli impatti sull'ambiente”. Lo ha detto l'assessore regionale all'ambiente, Silvano Rometti, intervenendo stamani al convegno su 'La valutazione dell'impronta ambientale', promosso da Confindustria Perugia, a cui ha partecipato anche il ministro dell'ambiente Corrado Clini. “Il marchio regionale – ha proseguito l'assessore – offre concreti vantaggi anche ai consumatori che avranno la possibilita' di individuare sul mercato prodotti ad alta qualita' ecologica e quindi contribuire attraverso le proprie scelte alla salvaguardia dell'ambiente sin dalla fase della produzione”. Rometti ha poi spiegato che il marchio, basato sulla valutazione dell'impronta ambientale, verra' concesso a prodotti, (in possesso di specifici requisiti secondo un apposito disciplinare tecnico), ad aziende (in possesso di 'carbon footprint' di sito o di organizzazione o di progetto in accordo con la norma Iso 14064), ma anche ad eventi e manifestazioni. “In questo ambito – ha detto l'assessore – verranno presi in considerazione tutti gli aspetti eco sostenibili, in accodo con gli standard internazionali e le linee guida del Ministero dell'ambiente per la realizzazione di 'carbon neutral' “. Oltre alle imprese, ha infine evidenziato Rometti, “in Umbria si e' puntato a migliorare le impronte ambientali associate alla erogazione dei servizi da parte dei Comuni, attraverso una riduzione dei loro consumi energetici”.
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Si svolge questa mattina a Perugia il convegno, voluto dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con Confindustria Umbria, che intende offrire una panoramica sulle esperienze maturate da alcune aziende italiane che collaborano con il ministero nell’ambito dei progetti del bando pubblico e degli accordi volontari. Il dibattito sta evidenziando le opportunità di sviluppo che si aprono nello scenario italiano per consentire alle aziende di investire nella sostenibilità, portando innovazione e competitività sul mercato.
L'intervento del ministro Corrado Clini – «Il programma del ministero per l’impronta ambientale – ha spiegato il ministro Clini – ha il fine di aiutare le imprese ad identificare quei meccanismi volti a migliorare le proprie performance ambientali, affinché tali miglioramenti diventino parte integrante della strategia di crescita dell’impresa stessa. Si tratta di una collaborazione tra l’amministrazione pubblica e l’impresa, che punta sull’innovazione e il valore ambientale, nel quadro nazionale ed europeo della strategia per lo sviluppo sostenibile».
Il ministro parla dell'Ilva di Taranto – “Non sono per niente d' accordo con le associazioni ambientaliste, che parlano per simboli e non entrano nel merito”, così il ministro dell' Ambiente, Corrado Clini, a commento delle critiche all' Aia, l' autorizzazione integrata ambientale, che permette di continuare la produzione all' Ilva di Taranto. Stamani a Perugia Clini è ritornato anche sulla questione Ilva. “Il merito dell'Autorizzazione è molto impegnativo – ha sottolineato il ministro – e richiede all' impresa uno sforzo significativo, visto anche che l' impresa ha detto di avere qualche obiezione e qualche difficoltà. Secondo Clini “questa rappresenta la via razionale per assicurare la continuità della produzione del più grande centro siderurgico d' Europa attraverso l' utilizzazione delle migliori tecnologie e delle migliori soluzioni oggi disponibili”. “La scommessa – ha proseguito Clini – è fare di Taranto un centro di riferimento europeo e internazionale, ma purtroppo quando invece si mette avanti una visione politica o una visione ideologica, come dimostra la storia d' Italia degli ultimi vent' anni, invece di affrontare i problemi questi si aggravano”.
I partecipanti – Al convegno di Perugia, stanno partecipando, inoltre, il presidente del Centro Estero Umbria, Gianluigi Angelantoni, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, la coordinatrice della Task Force per la Valutazione dell'Impronta Ambientale del Ministero dell’Ambiente, Martina Hauser e l’Assessore all’Ambiente della Regione Umbria, Silvano Rometti. Hanno partecipato le aziende che collaborano con il Ministero: Grafiche Bovini, AR Alimentare, Sorrento Sapori e Tradizioni, Agricola Castello Monte Vibiano Vecchio, Azienda Agricola IANVS, Archimede Solar Energy.