Sarà ancora Cesare Carini il segretario provinciale di Perugia del Partito socialista italiano. I circa 1500 iscritti al partito della provincia perugina che si sono riuniti in congresso venerdì 31 gennaio, al centro Umbria Fiere di Bastia Umbra, hanno infatti riconfermato all’unanimità Carini alla guida della federazione. “Sono molto soddisfatto di questo risultato che dimostra l’ottimo lavoro fatto in questi anni – sono le prime parole del riconfermato segretario -. Ora l’obiettivo è quello di consolidare il nostro ruolo e il nostro posizionamento”. Presenti al congresso tutti i vertici locali del partito. Dal segretario regionale umbro del Psi Aldo Potenza ai capigruppo di partito in consiglio regionale umbro e provinciale di Perugia, rispettivamente, Massimo Buconi e Enrico Bastioli, fino agli amministratori umbri Nilo Arcudi, vicesindaco di Perugia, Roberto Bertini, assessore provinciale di Perugia, Luciano Bacchetta, sindaco di Città di Castello, e Silvano Rometti, assessore regionale umbro e membro della segreteria nazionale del partito. Ospiti dell’assemblea, hanno portato il loro saluto Dante Andrea Rossi, Enrico Flamini e Fabio Faina, segretari provinciali di Perugia rispettivamente di Partito democratico, Partito della rifondazione comunista e Sinistra ecologia e libertà.
Il rieletto segretario Carini ha voluto sin da subito fissare le priorità del partito. “Viviamo – ha affermato – una fase molto difficile per la politica e il paese. Ma è in particolare al problema del lavoro che bisogna prestare attenzione. Abbiamo bisogno di un grande piano per il lavoro, in Umbria e in Italia. Sicuramente c’è bisogno di rinnovamento e di scelte. Credo che i socialisti, con questo congresso, abbiano indicato la via da seguire”. L’assemblea è stata anche l’occasione per definire la linea del Psi in vista delle prossime elezioni amministrative. “Dopo il congresso nazionale di dicembre – ha affermato Rometti –, stiamo riorganizzando i nostri organismi in tutta Italia in vista di questo importante appuntamento. La nostra linea è chiara. Dal punto di vista delle alleanze, crediamo che quel patto che si era determinato alle elezioni politiche, ‘Italia bene comune’ tra noi, Pd e Sel, debba essere il perimetro entro il quale muoverci. Alla luce di quello che sta avvenendo, e cioè con il Pd che guarda con sempre maggiore interesse alla prospettiva del socialismo europeo e la stessa Sel che ha impostato il suo congresso su questa stessa prospettiva, pensiamo di dover rafforzare la collaborazione con queste forze”. “A livello locale – ha puntualizzato Rometti – vogliamo portare avanti delle liste e delle candidature ordinate. Dove sarà necessario si faranno le primarie. Noi non le auspichiamo in maniera sistematica però, dove non c’è una candidatura condivisa, sicuramente sono l’unico modo per definire le scelte che vanno nell’interesse di tutti”. “In molti Comuni – ha commentato quindi Carini – stiamo lavorando molto bene con gli altri partiti della coalizione ma anche in progetti più aperti. Siamo sicuramente in grado di confermare il nostro ruolo e puntiamo a essere la seconda forza del centro sinistra”.
(modificato il 1 febbraio – h 10,56)