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Perugia, Boccali ai microfoni di TO su programmi, politica e satira

Sara Cipriani Sara Minciaroni

L'intervista a Wladimiro Boccali di Tuttoggi.info. Il confronto con il primo cittadino di Perugia si apre con una panoramica sul “mestiere di sindaco” e il difficile compito di amministrare una delle città italiane più grandi dal punto di vista territoriale. Crisi del centro storico e crisi economica, acropoli e “periferie”, mobilitazioni di comitati e cittadini, sono al centro delle tematiche affrontate. In questo panorama si configura anche la candidatura a Capitale europea della Cultura e la riqualificazione degli spazi esistenti versus nuova espansione. Analisi dei problemi, lavoro con le associazioni, insomma una panoramica a 360 gradi su quanto è stato fatto e quanto c'è ancora da fare in una Perugia che per fatti di cronaca è stata sottoposta “al più grande processo mediatico della storia” per dirla con le parole dello stesso sindaco.

Le amministrative ormai alle porte e un confronto alle primarie nel quale Wladimiro Boccali è uscito vincitore rispetto alla candidatura di Anna Rita Fioroni. Si parla anche di questo nell'intervista, definendo la cornice della coalizione di centro sinistra, in una panorama politico completamente diverso da quello che si era profilato nel 2009. Forze laiche, socialiste, del riformismo italiano e sinistra storica della città che “hanno nel Partito Democratico l'unica forza politica – spiega Boccali – che è stata in grado di mettere in campo processi di partecipazione vera e si apre a forze politiche del civismo dell'area moderata e cattolica che guardano a questa come l'unica esperienza in grado di poter offrire un progetto di governo. Il resto è violenza in alcuni casi nella dialettica politica, scarsità di proposte, progetti velleitari, molta testa rivolta verso il passato piuttosto che verso il futuro”. Spaventa il Movimento 5 Stelle? “Spaventa il movimento che non è in grado di tradurre la protesta in proposte”.

E poi un passaggio sui fenomeni di satira che lo riguardano come la pagina facebook “Tutta colpa di Boccali”. “Quello che mi ferisce è l'insulto gratuito o la violenza verbale, un fenomeno che purtroppo sta attraversando il nostro paese. Per quanto riguarda la satira quella mi fa sorridere. Poi i successi hanno mille padri e le difficoltà non trovano mai i responsabili. La satira è anche utile per sdrammatizzare, magari quando non sarò più sindaco qualche vignetta la farò anch'io”. “A me è toccato un periodo delle cose non positive, spero che la ventata di ottimismo che sta attraversando ora il paese serva per lasciare a casa i gufi, quelli non servono”.