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Perugia, blitz nei casolari occupati e nelle case del sesso

Ieri è stato effettuato in Centro Storico e nel quartiere Fontivegge, coordinato dal Commissario Capo Adriano Felici, e attuato dai militari delle locali Compagnie dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale di Perugia e dalle Volanti della Polizia di Stato e del Reparto Prevenzione Crimine. Nel corso dell’attività, le forze di polizia coinvolte hanno sottoposto a controllo una serie di appartamenti ed edifici. Il bilancio finale consta del controllo e della bonifica di due stabili oggetto di occupazione abusiva, di due denunce nei confronti di cittadini tunisini per reati concernenti l’immigrazione clandestina e della verifica di sei appartamenti nella zona della Stazione FS di Fontivegge, utilizzati da prostitute o trans.

Occupazioni abusive. Nelle scorse settimane, Polizia e Vigili Urbani avevano ricevuto alcune segnalazioni di accessi indebiti presso una ex rimessa Gesenu in Piazza Fonti di Veggio e un edificio diroccato in Via Pompili. Nel primo caso, peraltro, il proprietario dello stabile aveva presentato solo pochi giorni fa una denuncia di occupazione abusiva. Così, nella prima mattinata del 2 aprile, le forze di polizia si sono dapprima recate in Piazza Fonti di Veggio. Qui, una volta entrati nell’edificio, hanno constatato segni evidenti di presenze umane, tra cui due vecchi materassi, nonché una certa quantità di immondizia, per lo più consistente in bottiglie di vetro e plastica e resti di generi alimentari. Il tutto è avvenuto in presenza del proprietario, il quale ha preso atto della necessità di proteggere la struttura in modo più efficace da accessi abusivi. In questo senso, gli operatori di Polizia e Vigili Urbani gli hanno evidenziato l’urgenza di installare una più alta recinzione a tutela del lato dell’edificio confinante con il parco della Pescaia, in quanto verosimilmente è quello il punto oggetto di indebito scavalcamento.

Una situazione più grave è invece quella palesatasi nello stabile di Via Pompili. Qui infatti, l’impressionante quantità di immondizia rinvenuta, che praticamente non risparmia nessuno dei numerosi vani dell’edificio, fa pensare che la struttura sia attualmente, o almeno sia stata recentemente, oggetto di occupazione abusiva da parte di un numero consistente di persone. Del resto, alcuni residenti della zona hanno lamentato la frequente invasione dell’edificio da parte di giovani nordafricani. Pertanto, Polizia e Vigili Urbani hanno intimato al proprietario di procedere ad una rapida e consistente bonifica dell’edificio, oltre che ai lavori di muratura necessari a chiudere un’apertura artificiosamente creata nella parte posteriore dello stesso.

Casolari di Ponte Rio. Sempre nella logica della verifica di situazioni alloggiative sospette, militari dell’Arma e agenti della Polizia municipale di Perugia hanno sottoposto a controllo alcuni casolari abbandonati in località Ponte Rio, segnalati come oggetto di occupazione abusiva. In una di queste strutture, e precisamente all’interno di un rustico in disuso, gli operatori hanno trovato due soggetti senza fissa dimora: M.B.S., anno 1975, e M.A., anno 1979, entrambi tunisini. Dagli accertamenti svolti, è emersa la responsabilità dei due per violazione della normativa sull’immigrazione, in quanto entrambi sono risultati inottemperanti a precedenti decreti di espulsione dal territorio nazionale. Per i tunisini, immediata denuncia all’Autorità Giudiziaria.

Fontivegge, appartementi del sesso. Nella mattinata del 2 aprile, sono stati controllati sei appartamenti nella zona della Stazione di Fontivegge, segnalati come in uso a prostitute o trans. Ciò nel triplice intento di rilevare indizi di eventuali situazioni di sfruttamento della prostituzione, di verificare la regolarità della permanenza sul territorio nazionale degli stranieri occupanti tali appartamenti e di accertare irregolarità in relazione ai rapporti di locazione.
Se rispetto ai primi due fronti non sono emersi elementi di rilievo, i militari della Guardia di Finanza svilupperanno invece nei prossimi giorni i dati e le notizie acquisite dai soggetti identificati all’interno degli immobili controllati, al fine di svolgere gli accertamenti fiscali necessari. In particolare, verrà approfondita una situazione rilevata in Via Bellocchio, dove una persona di nazionalità rumena ha ammesso di non essere in possesso di un contratto d’affitto regolarmente registrato.