Cinquecento mila euro per un progetto che non ha mai visto la luce. Nel mirino della guardia di finanza su mandato della Corte dei Conti è finita la gestione finanziaria dell'Università per Stranieri di Perugia nel periodo in cui era Rettore Stefania Giannini, attuale ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca del governo Renzi. La Corte dei conti vuole appurare se ci sia stato o meno un danno erariale da 500 mila euro commesso proprio dal capo del dicastero.
Lunedì gli agenti della finanza hanno fatto il loro ingresso negli uffici per acquisire tutti i documenti del caso. L’istruttoria prenderebbe il via da un esposto di 15 pagine redatto dal presidente del collegio dei revisori dei conti dell'Ateneo e che riguarda deliberazioni del 2008 , per promuovere attività culturali (“Scuola internazionale di cucina italiana”), strettamente legata all'attività formativa dell’Ateneo, ma che avrebbe portato al mancato raggiungimento degli obiettivi proposti al Consiglio di amministrazione e da questo autorizzati con le delibere dell’aprile, del giugno e del luglio 2008 con mancati introiti su locazioni immobiliari, pari a 500 mila euro.
Secondo la denuncia, ci sarebbe stato anche l’obbligo per il Circolo del Gusto di praticare sconti pari o superiori al 10% nei riguardi del personale e degli studenti dell’università, non avendo l’inadempimento contrattuale consentito che alcuna attività di ristorazione e vendita si svolgesse concretamente, esso va parametrato con il bacino di utenza che avrebbe usufruito di detti sconti. Si tratta di almeno 5mila persone per le quali anche a voler ipotizzare tre soli accessi all’anno ai servizi di ristorazione e un beneficio di 0,50 centesimi ad occasione, l’università avrebbe garantito uno sconto complessivo di 5000 euro.
La Giannini risponde. “Si parla di spese pazze ma in effetti si tratta di mancate entrate nelle casse universitarie per un progetto fallito di affittuari. Si tratta di soldi non ricevuti a causa di un mancato affitto”. Ha risposto cosi' il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ai cronisti che le chiedevano conto del procedimento avviato dalla Corte dei Conti per verificare se ci sia stato o meno un danno erariale da 500 mila euro commesso proprio dalla ministra quando era rettore dell'universita' per stranieri di Perugia. Il progetto – spiegano fonti ministeriali – in sostanza è morto e tuttora è aperto un contenzioso tra l'università di Perugia e l'affittuario, trattato dalla sede distrettuale dell'Avvocatura dello Stato, per il recupero delle somme dovute. All'insistenza dei giornalisti – “Non c'è stata nessuna spesa inutile?” – il ministro ha risposto: “siete molto fantasiosi”.