Deteneva, in formato elettronico, un centinaio di testi universitari destinati ad essere illecitamente duplicati a richiesta degli studenti.
Con questa accusa, il titolare di un negozio del centro storico di Perugia è stato segnalato all’ Autorità Giudiziaria per detenzione e riproduzione abusiva di opere letterarie, in violazione della legge sul diritto d’autore. Il negoziante rischia una pena da sei mesi a tre anni di reclusione, oltre ad una sanzione proporzionata al valore commerciale delle opere copiate.
In coincidenza con l’inizio del nuovo anno accademico, le Fiamme Gialle hanno intensificato i controlli per contrastare la diffusione dell’illecita pratica di fotocopiare testi didattici ed opere letterarie – adottata soprattutto in ambito universitario.
La legge consente la riproduzione di opere dell’ingegno pubblicate per la stampa esclusivamente “per uso personale” del cliente, previo pagamento di un compenso forfettario che ciascun punto di riproduzione deve corrispondere alla S.I.A.E..
In ogni caso, è vietato fotocopiare l’intero volume e la parte riproducibile non può superare il limite del 15 per cento del singolo testo.
Al contrario, all’interno della copisteria controllata, i libri erano duplicati integralmente e le copie così generate venivano vendute ad un prezzo inferiore a quello del volume originale, producendo in tal modo anche un danno agli autori.
All’interno di una pen-drive sono stati ritrovati ben 95 files di testi universitari, in formato pdf utilizzati dal titolare dell’attività per replicare la stampa delle opere tutelate dal diritto d’autore.