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Perugia Assisi Capitale della Cultura 2019, ieri 90 associazioni sportive all'aeroporto San Francesco per la candidatura

Trecento atleti da circa novanta associazioni sportive hanno affollato ieri il terminal dell'aeroporto “San Francesco d'Assisi” di Perugia-Sant'Egidio, in una manifestazione di sostegno alla candidatura congiunta di Perugia e Assisi come Capitale Europea della Cultura 2019.

La saletta dell’ aeroporto ieri sera era gremita di persone di ogni età (circa 300) in rappresentanza di una novantina di associazioni e società sportive. Molti non hanno trovato posto all’ interno. C’erano bambini in tuta e anziani, per la maggior parte semplici appassionati e praticanti delle diverse discipline, ma anche professionisti e fior di campioni. Una risposta corale all’ appello lanciato dall’ assessore allo sport di Perugia, Ilio Liberati, che ha introdotto l’incontro con i sindaci Boccali e Ricci e l’ assessore regionale Bracco.

Del resto, come ha detto Liberati, l’ associazionismo sportivo è fortemente radicato nel territorio e garantisce livelli di partecipazione raramente riscontrabili in altri campi. Prima che i rappresentanti delle istituzioni cominciassero a illustrare il senso e gli obiettivi della candidatura, Liberati ha ricordato Luca Rosi, “calciatore, uomo di sport e amante dello sport” con un minuto di silenzio. Per Luca, l’ applauso commosso di tutti i presenti. Nelle parole dei due sindaci e dell’ assessore Bracco si sono riscontrate più volte metafore sportive: la candidatura come sfida, prima di tutto a se stessi, la volontà di correre per vincere e non semplicemente come testimonianza di un impegno, l’importanza di profondere in questa scommessa tutte le proprie energie. E’ stato, soprattutto, ribadito che attraverso la candidatura passa il progetto, di lungo periodo, di proiettare in una dimensione futura e realmente di respiro europeo la storia di questo territorio. Con due sottolineature: la condivisione dell’ intera regione attorno all’ asse Perugia-Assisi, e la partecipazione più ampia e diffusa dei cittadini. “Una tappa verso una compiuta cittadinanza europea”, per Boccali; ma pure una prospettiva di “grandi opportunità economiche”, per Ricci.