Sono le ore 14.30 circa di sabato 26 luglio 2014 quando alla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia giunge una telefonata da parte di un’automobilista in transito nella zona che segnala la presenza di due persone ubriache che stanno creando disordini nei pressi di una nota agenzia di viaggi della zona di Fontivegge. I due infatti in preda ai fumi dell’alcool stanno sbattendo con forza le mani contro la vetrata dell’esercizio, a dorso nudo, urlando frasi inconcepibili. Immediatamente i Carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Perugia che si trovano poco distante impegnati nello svolgimento di normale servizio di pattuglia per il controllo del territorio, giungono sul posto e constatano la veridicità della segnalazione ricevuta.
A nulla servono i tentativi di riportare alla ragione i due esagitati. Infastiditi dalla presenza dei carabinieri, i due decidono di rivolgere nei loro confronti le stesse particolari attenzioni che fino ad allora avevano riservato alla vetrina dell’agenzia di viaggi, tentando di colpire con la testa e con le mani il corpo dei militari i quali, schivando gli attacchi, riescono ad ammanettarli e a renderli innocui, grazie anche all’intervento in supporto di altro equipaggio dell’Arma, nel frattempo già sollecitato in tal senso.
Ristabilito un clima di relativa calma, i protagonisti della vicenda (che neanche da savi danno contezza delle motivazioni del loro comportamento così irruento), vengono condotti in caserma per le formalità di rito. Durante le operazioni, uno di essi addirittura pone in essere gesti di autolesionismo sbattendo la propria testa contro un muro, episodio che richiede l’intervento dei sanitari del 118 che, constatando l’agitazione psicomotoria dell’uomo dovuta all’abuso di alcool, gli presta le cure mediche di cui necessita e riscontra la lieve entità delle abrasioni riportate in quella parte del corpo.
Con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, scattano le manette ai polsi di due fratelli ucraini, rispettivamente di 45 e di 40 anni, residenti nel capoluogo umbro, con piccoli precedenti penali, nullafacenti. Gli arrestati, trattenuti nelle camere di sicurezza di questo comando, sono stati processati per direttissima nella giornata odierna come decretato dall’Autorità Giudiziaria.