Cronaca

Perugia, anziana muore dopo intervento per un tumore. Indagato un ex primario

L’anziana era stata ricoverata in una clinica privata perché aveva un cancro all’intestino e aveva deciso di farsi operare da un professore, un ex primario dell’ospedale di Perugia. Solo che poi, qualche giorno dopo l’intervento, qualcosa andò male e la signora non riuscì a sopravvivere alle complicazioni intervenute.

Il fatto è accaduto nel gennaio del 2015 e ieri pomeriggio, dinanzi al gip Carla Maria Giangamboni, due periti nominati dal giudice, hanno discusso le loro conclusioni contenute in una perizia fatta eseguire durante le indagini. Si perché, dopo la morte dell’anziana, i suoi parenti – adesso rappresentati dall’avvocato Maria Antonietta Belluccini – hanno sporto denuncia per capire se qualcosa poteva essere fatto in maniera diversa e capire anche se il comportamento tenuto dal professore era stato caratterizzato da errori o meno.

La perizia

Secondo quanto emerso dall’udienza in cui erano presenti ovviamente il pm titolare dell’inchiesta, Massimo Casucci, e l’avvocato Nicola Di Mario, che rappresenta il professore indagato per omicidio colposo, il comportamento tenuto dal medico non avrebbe influito sulla morte della donna, che sarebbe invece avvenuta per una complicazione dell’intervento originario.

I periti però bacchettano lo specialista, ‘reo’ per loro di aver deciso di operare un’anziana in una clinica privata senza terapia intensiva e di non essersi recato a fare visite di controllo nell’intervallo di tempo intercorso tra il primo intervento e quello d’urgenza in cui, invano, hanno cercato di salvarla.

Il perito della parte civile ha invece insistito parecchio sull’opportunità di far sottoporre una donna già anziana e malata ad un intervento tanto invasivo come quello della resezione di una parte di intestino. Adesso il gip ha rimesso gli atti al pm, il quale dovrà decidere la strada da prendere.