(Fda) Dappertutto, letteralmente seminate per la strada, siringhe, boccette vuote di qualche sostanza allucinogena, sacchetti farmaceutici e lacci emostatici. Intorno, un reticolo di strade costeggiate da palazzi densamente abitati e di fronte, un edificio di uffici comunali, molti dei quali dedicati al welfare.
E' la condizione di un piccolo parcheggio di via Scarlatti, tra via XX Settembre e via Fonti coperte, a Perugia: uno dei tanti angoli nascosti del capoluogo umbro che rivelano il difficile rapporto della città con il traffico di stupefacenti. Il contrasto al traffico e allo spaccio di droga è stato, insieme all'immigrazione clandestina, il tema posto al centro del “Patto per Perugia sicura”, siglato nei giorni scorsi dai rappresentanti delle istituzioni locali con il ministro degli Interni Roberto Maroni e il prefetto Enrico Laudanna, che ha sancito l'impegno comune a intensificare il contrasto al fenomeno, a cominciare dallo spaccio su strada.
Secondo i più recenti bilanci delle forze dell'ordine, il traffico di stupefacenti nel capoluogo umbro, venuto a galla nel 2007 come il quarto più fiorente dell'intero paese, ha subito significativi ridimensionamenti nell'ultimo anno. Da marzo 2009 a febbraio 2010 le stime della prefettura parlano di un calo dei traffici del sette per cento, mentre il resto dell'anno appena concluso ha visto la polizia perugina mettere a segno quasi quotidianamente operazioni antidroga, 24 nel solo mese di novembre 2009, la più recente nel capoluogo umbro l'altro ieri. Sempre nel bilancio del 2010, le varie fasi della maxi operazione “Termopili”, che ha spinto in manette più di 150 persone -tra spacciatori e grossisti, italiani e stranieri- nella sola Perugia.
Le forze dell'ordine parlano di risultati positivi, sia sostanziali che numerici, ottenuti grazie a metodi innovativi di indagine e al contrasto sistematico al mercato della droga sul territorio, che finisce per “disorientare” gli spacciatori di strada.
Resta la realtà di una provincia dove il traffico di droga è “il più longevo affare della criminalità organizzata in terra umbra”, come definito dal rapporto dell'associazione Libera sulle infiltrazioni mafiose, e dove nei primi sei mesi del 2010, secondo i dati della Polizia di Stato, sono stati sequestrati 110 kg di droga e arrestate 463 persone per reati di spaccio o legati al traffico delle droghe. Numeri di gran lunga inferiori a quelli di altre regioni, ma ancora molto pesanti in rapporto alla minore densità di popolazione. Il tutto a discapito delle persone più escluse, che continuano a morire per overdose negli angoli del capoluogo umbro come quello di via Scarlatti, al ritmo di uno ogni due mesi.