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Perugia, all’Università per Stranieri incontro con il musicista Nicola Conte

“Professione DJ. Il Jazz nella DJ culture”. Nicola Conte, dj e produttore di fama internazionale, racconterà agli studenti dell’Università per Stranieri di Perugia e al pubblico com’è nato il suo amore per la musica Jazz e come questa musica sia diventata il filo conduttore dei suoi dj set e delle sue opere.

Giovedì 21 maggio, ore 17:30, nell’Aula Magna di Palazzo Gallenga si parlerà del rapporto tra Jazz e elettronica, tra Jazz e musica da ballo; il racconto, verrà integrato dall’ascolto di una selezione di dischi che Nicola Conte proporrà dai suoi leggendari ‘piatti’.

L’evento segna l’avvio di una stabile collaborazione tra Università per Stranieri di Perugia e Fondazione Umbria Jazz, consentendo alle iniziative promosse da uno dei più importanti festival del jazz di trovare nell’Università per Stranieri ulteriori spazi e proiezioni internazionali.

In questo quadro comune, assume particolare importanza che la prima iniziativa dopo la presentazione del programma completo di Umbria Jazz 15 si svolga a Palazzo Gallenga e sia condotta da Nicola Conte.

 Nicola Conte

Il lungo e articolato percorso artistico di Nicola Conte ha origine nella seminale attività del Fez, movimento culturale e musicale da lui fondato a Bari all’inizio dei ’90. Un vera fucina di artisti creativi di ogni tipo, amici prima di tutto e cresciuti insieme con le stesse affinità intellettuali, musicali e politiche. In quel periodo il Fez diventa anche il punto di riferimento della scena italiana acid jazz, tanto in voga a Londra; Nicola Conte è il link fondamentale con il nostro paese portando artisti già molto famosi all’estero ma quasi sconosciuti negli altri club italiani.

Nicola decide quindi di produrre il suo disco di debutto, Jet Sounds, dato alle stampe nel 2000. Jet Sounds è una elegante fusione di sonorità tipicamente italiane, legate al mondo del cinema e influenzate dal jazz, bossa nova e psichedelia. Con questo lavoro Nicola prosegue parallelamente l’attività di produttore a quella di dj, che gli permette di suonare in diversi club sparsi in tutto il mondo. Nello stesso momento cresce anche la sua credibilità come compositore e musicista.

Nel 2002 Nicola è il produttore e compositore del disco d’esordio di Rosalia De Souza: “Garota Moderna”, è un lavoro che riflette in pieno l’anima da purista dell’artista pugliese, che ha creato le melodie sulle quali la voce di Rosalia De Souza si esprime con grande classe e leggerezza. Questo disco rappresenta un’ulteriore svolta di Nicola Conte produttore, che perfeziona a livelli notevoli quel gioco di specchi tipico tra tradizione brasiliana e modernità. Nello stesso anno arriva “Jet Sounds Revisited”, una selezione dei remix dell’album omonimo, rivitalizzati dai più importanti producer della scena elettronica dell’epoca, tra cui spiccano Koop, Thievery Corporation, Micatone, Nu Spirit Helsinki e l’italiano Gerardo Frisina. L’importanza artistica qui trova anche un grande riscontro di pubblico, grazie ad un brano inedito. Le suggestioni visive che comunica la musica di “Love me til’sunday” diventano fondamentali per lo spot tv della Ras. Il testimonial è Sean Connery.

Attraverso i remix Nicola ha in seguito sviluppato una ricerca sul suono, partendo dall’idea dei sampler, quindi utilizzando quindi pur principalmente strumentazione acustica ma ottenendo ugualmente un forte impatto da club, respirando l’atmosfera del jazz dei ’60. Il moderno dancefloor come una jazz ballroom, quindi.

Nel 2004 è la volta di “Other Directions”, licenziato dalla Schema alla Blue Note. Questo disco rappresenta la sintesi dell’estetica musicale dell’artista Nicola Conte, sotto tanti aspetti. Sempre in equilibrio tra jazz e bossanova, viene svelata però per la prima volta un’anima compositiva legata ad atmosfere acustiche, raffinate, altre. Inoltre è palese per la prima volta la necessità dell’artista di comunicare anche con i testi, svelando un talento autorale. “Other Directions” nasce da una serie di frequentazioni ed affinità artistiche con musicisti italiani ed internazionali, tra i quali si notano non solo quelli che diventeranno il nucleo base dei live dell’artista barese, il Nicola Conte Combo.

Per ultimo, in “Other Directions”, viene fuori anche l’anima da strumentista di Nicola Conte, che avendo deciso di riprendere a studiare la chitarra, sua vecchia passione, ha iniziato ad esprimersi anche in questa veste. Dal Jazz Cafè di Londra al Blue Note di Milano al Billboard Tokyo, dallo svizzero Montreux Jazz Festival al tedesco Jazz Open Stuttgart, il sound di “Other Directions” ha ampi riconoscimenti ed un grande riscontro di pubblico, dimostrando il feeling unico della sua musica e del Nicola Conte Combo, e soprattutto riproducendo dal vivo la freschezza del sound creato durante le fasi di registrazione del disco in studio.

Il 2008 è l’anno di “Rituals”, che conferma il talento poliedrico e la maturità dell’artista e strumentista barese. Registrato tra la fine del 2005 e l’ottobre del 2007, anche questo lavoro si sviluppa innanzitutto attorno al nucleo ormai storico che segue l’artista dal vivo. Ritroviamo quindi Pietro Lussu, Pietro Ciancaglini, Fabrizio Bosso, Lorenzo Tucci e Daniele Scannapieco, con cui Nicola Conte ha elaborato molte delle tracce presenti nell’album, per poi affiancare a loro gli altri amici Gianluca Petrella, Gaetano Partipilo e Till Bronner, presenti anche nel precedente “Other Directions”. Nel 2009, “The Modern Sound of Nicola Conte Versions in jazz dub chiude un ciclo, con un album che ottimizza il grande lavoro in studio che ha dato vita ai due album precedenti, offrendo alcuni inediti accanto ai reworks di vari brani.

Un metodo di produzione in studio estremamente accurato ed ormai consolidato, quello di Nicola, che nel 2011 trova una nuova dimensione stilistica con l’album Love & Revolution, per la storica etichetta Impulse! La solida impostazione jazz di Nicola Conte diventa sempre soul e spirituale, dando più spazio alla vocalità, ed attingendo profondamente alle radici afroamericane della musica. Una scelta di stile basata su un epoca (i sixties) in cui la presa di coscienza civile e sociale era tutt’uno con generi come la soul music ed il jazz, e che si riflette anche nei testi, quasi tutti firmati da Conte. Il consueto entourage di grandi musicisti che gravitano intorno a Nicola, qui vede il fondamentale apporto di Magnus Lindgren negli arrangiamenti, mentre l’importante ruolo delle voci è supportato da cantanti come Gregory Porter, Alice Ricciardi, Jose James e Nailah solo per citarne alcuni.

L’uscita di LOVE & REVOLUTION ha determinato l’ennesimo tour in tutto il mondo, da Los Angels a Tokyo, da Londra ad Algeri. Tante le partecipazioni a Festival Jazz e tante le puntate nei club più importanti Dal Ronnie’s Scott ai Blue Note. Il sound del Combo è in continua evoluzione e si sposta sempre più sulla profondità del soul e del jazz più spirituale, sull’Africa. Con questa idea in mente Conte riprende una serie di incisioni rimaste incomplete e realizzate tra il 2008 è il 2011, per completarle e continuare la ricerca sul nuovo sound e cio’ che ne viene fuori è FREE SOULS nel 2014, che pur rimandando alla musica di Rituals e Love & Revolution, spinge le songs verso altre e inconsuete sonorità. C’è un altro progetto parallelo su cui Nicola Conte lavora ultimamente, che dà la misura del range stilistico in cui si articola la sua attuale ispirazione. BLACK SPIRITS, insieme al dj e producer Andrea Fiorito, è un originale concept elettronico fra techno e deep house, su cui si inseriscono strumentisti di alto rango quali Gianluca Petrella, Kekko Fornarelli ed altri, e vocalist eleganti come Tashas World o Heidi Vogel. Ancora una volta, l’ispirazione afroamericana di fondo emerge in mille modi.