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Perugia, al via i lavori per 15 alloggi a canone sociale in Via Favarone

Quindici nuovi appartamenti che saranno ricavati dall’ex residenza per studenti di Via del Favarone a Perugia, verranno messi a disposizione dall’Ater per l’assegnazione a canone sociale. Lo hanno annunciato questa mattina, lunedì 18 maggio, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede di Sistema Edilizia a Perugia, l’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti ed il presidente di Ater Umbria Alessandro Almadori. “Il nuovo progetto, ha affermato l’assessore Vinti, che avrà un costo di 635.000 euro, sarà realizzato entro il 2015 ed ha come scopo la riconversione da residenza studentesca ad alloggi di ERP nell’area adiacente al complesso ex Lazzaretto in via del Favarone.

È infatti prevista la ristrutturazione delle 28 camere per studenti preesistenti al fine di creare un totale di 15 alloggi composti da soggiorno, angolo cottura, una o più camere da letto, uno o due servizi igienici completi. Con questo intervento saliranno a 272 gli alloggi pubblici, programmati, realizzati e finanziati nel comune di Perugia con i fondi dell’edilizia residenziale pubblica. Un intervento molto consistente, ha sottolineato Vinti, che ha consentito e consentirà da una parte di risolvere i problemi abitativi di molte famiglie e dall’altra di rivitalizzare diverse zone della città che tornano a vivere anche grazie a questi interventi. Gli alloggi predisposti riguardano l’edilizia a canone sociale ed a canone concordato, la bioarchitettura, in particolare per studenti ed anziani e scaturiscono sia dalla manutenzione degli alloggi già esistenti, sia dall’acquisto di nuovi immobili. L’intervento complessivo degli ultimi cinque anni nel Comune di Perugia ammonta cos ad oltre 18 milioni e mezzo di euro”.

Per quanto riguarda gli alloggi in Via del Favarone, oltre ai necessari interventi per la riconversione è stata prevista la realizzazione, in corrispondenza dell’accesso principale dell’edificio di due grandi coperture in acciaio e vetro. Tali manufatti, oltre a soddisfare la necessità di protezione degli accessi stessi dagli agenti atmosferici, avranno funzione di ricompattazione, sia estetica che funzionale, dei 3 blocchi costituenti l’edificio.
Anche parte dei locali ad uso collettivo saranno convertiti in alloggi; mentre, al piano più basso, sono previsti uno spazio comune per attività ricreative e relazioni sociali ed alcuni locali destinati a cantina e posti auto in parte coperti.
“Le scelte architettoniche operate hanno rispettato l’andamento e l’orografia del terreno, facendo del complesso una struttura che bene si inserisce nel contesto ambientale”, ha concluso Vinti. Nel lato sud del complesso, dalla parte dell’entrata, è prevista una rampa per garantire l’accessibilità diretta del blocco più basso ai soggetti su sedia a ruote o con difficoltà motorie oltre a numerosi posti auto per migliorare gli standard urbanistici e funzionali del complesso edilizio.