Il decalogo del perfetto figurante di Perugia 1416. Nelle bacheche virtuali del rioni di Perugia, le indicazioni fornite dal regista Giuseppe del Barna ai partecipanti del corto storico in programma per giugno. Regole sommarie, ma che se rispettate permetterebbero la buona riuscita della sfilata in costume, uno dei momenti più attesi della rievocazione storica di giugno.
Innanzitutto, secondo il regista, è importante tenere ben presente che chi partecipa al corto non è uno spettatore, ma un attore. Durante la sfilata in costume è assolutamente vietato sia salutare il pubblico, con la mano o con lo sguardo, sia staccarsi dal corteo per avvicinarsi al pubblico. È importante mantenere lo sguardo in avanti con una espressione serena e non troppo serica.
Le comparse, continua il regolamento del regista, dovranno mantenere rigorosamente la distanza dal figurante che precede di circa 2/3 metri. Sono banditi gli orecchini, sia femminili che maschili, se non ammessi dalla regia. Al bando, quindi, piercing nasali o similari.
Le dame e i cavalieri, “di età matura”, e per loro sarà obbligato per i maschi il cappello e per le donne tenere i capelli raccolti e con copricapo.le acconciature dovranno ispirarsi alle immagini che la regia fornirà alle comparse. Sugli uomini sono ammessi tagli moderni solo se celati da copricapo. I capelli sciolti saranno ammessi solo per le giovani donne che, però, non potranno essere accompagnate da uomini.
Niente smartphone. Durante lo svolgimento del corteo, le soste, compresa quella in piazza IV Novembre, è fatto divieto assoluto di fumare masticare gomme o altro, fare uso di macchine fotografiche tablet e telefonini. I trasgressori, se scoperti, saranno allontanati inderogabilmente dalla sfilata. Sarà possibile fare foto durante il periodo di attesa nell’adunata di piazza Italia, prima dell’inizio del corteo. Ogni rione potrà incaricare uno o due fotografi che potranno fotografare durante lo svolgimento della rievocazione, ma che dovranno indossare, come accade in altre manifestazioni storiche del territorio, una calzamaglia e una camicia per meglio confondersi tra figuranti.
Nel decalogo si richiede, inoltre, la nomina di 3 coordinatori interni al corteo che avranno il compito di controllare il buon andamento della sfilata e il rispetto delle distanze con suggerimenti a bassa voce.