Divieto di avvicinamento disposto dopo la denuncia della donna, molti i testimoni che hanno assistito agli episodi di stalking
Avrebbe perseguitato la propria ex ragazza, anche aspettandola fuori dal suo posto di lavoro e da casa. Provocandole un continuo stato d’ansia che l’ha portata anche ad essere colta da malore ed essere soccorsa dall’ambulanza. Per questo un 34enne è stato raggiunto da un divieto di avvicinamento disposto dal gip di Spoleto ed eseguito dai carabinieri della stazione di Foligno.
Il giovane non potrà dunque avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Le indagini sono iniziate nel mese di aprile 2023 quando una donna di Foligno si è presentata presso la caserma di via Garibaldi per sporgere denuncia. Ha raccontato che un uomo, conosciuto sui social network e con il quale aveva avuto una relazione sentimentale, non si era rassegnato alla fine della storia e aveva iniziato a mettere in atto una serie di comportamenti ossessivi, spinti dalla gelosia e dalla possessività, con la persistente mania di controllare ogni aspetto della vita della donna.
In particolare, l’avrebbe chiamata in qualunque ora del giorno, anche mentre lei era a lavoro, costringendola ad interrompere qualsiasi attività per conversare con lui. Inoltre si sarebbe presentato sul luogo di lavoro della vittima pretendo di parlare con lei, nonostante fosse impegnata, attendendo fino all’orario di chiusura. Si sarebbe anche presentato sotto casa sua, chiedendo di parlare con lei e minacciando, in caso di rifiuto, di scavalcare la recinzione ed accedere comunque all’immobile. In questa circostanza la vittima, a causa dello stato di agitazione, era stata colta da malore e costretta a chiedere l’intervento del personale sanitario.
Molti i testimoni (familiari, amici, colleghi di lavoro) che hanno assistito agli episodi molesti e che hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda in cui la vittima, costretta a subire condotte di carattere persecutorio ripetute nel tempo, si è trovata in uno stato di soggezione con disagio psichico e senso di timore per la propria incolumità.
A seguito del provvedimento emesso di diveto di avvicinamento, all’uomo è impedito di avvicinarsi all’abitazione, ai luoghi di lavoro ed a quelli abitualmente frequentati dalla vittima, gli è stato vietato di comunicare con qualsiasi mezzo ed è obbligato a tenersi ad una distanza non inferiore ai 250 metri dalla donna.
I carabinieri colgono l’occasione, con questa vicenda, di lanciare un appello a tutte le persone vittime di atti persecutori affinché non abbiano nessuna remora nel denunciare immediatamente gli episodi subiti e segnalare, anche attraverso i numeri di emergenze, le condotte che possono mettere in pericolo l’incolumità propria e degli altri.