di Ettore magrini (*)
La Direzione Aziendale dell’ASL 3 impone a tutto il personale la “Performance Individuale”, questo progetto è stato varato dalla ex Direttore Generale Dr. M. Gigliola Rosignoli e sottoscritto in data 30/05/2011 dalla RSU e da tutte le OOSS, tutto questo in nome di una fantomatica strategia meritocratica. L’attuale Direzione Aziendale farebbe meglio a ritirare l’accordo e fermare ulteriori danneggiamenti contro i lavoratori e i loro già miseri salari, sminuendo la loro professionalità che di fatto viene sottoposta alla beffa delle pagelline e al ridicolo “Sistema premiante aziendale”. I lavoratori sanno bene che il fine tutta questa operazione è decurtare completamente quel poco di salario accessorio rimasto a discapito di chi lavora in favore dei soliti noti “meritevoli”.
Chi giudicherà e valuterà “la performance” dei lavoratori oltre ai direttori dell'U.O.C.? chi saranno i componenti del “nucleo”? i rappresentanti sindacali firmatari e le posizioni organizzative? Vogliamo evidenziare ai proseliti del brunettismo che lo stesso decreto afferma che c’è anche l’incompatibilità tra il ruolo di Posizione Organizzativa (e quindi l’incarico di valutare il personale dalla parte dell’Azienda) ed essere rappresentanti sindacali (e quindi discutere e sottoscrivere un Regolamento e tutelare i diritti dei Lavoratori). Ma diversi componenti della RSU già ricoprono il ruolo di Posizioni Organizzative o Coordinatori Gestionali. Vogliamo ribadire ancora una volta che il Decreto Brunetta non è applicabile fino al recepimento del nuovo CCNL, pertanto ne riparliamo casomai nel 2017.
Ai lavoratori della sanità serve ben altro che l’applicazione del deleterio decreto Brunetta per lo più ormai al tramonto. Serve di rimettere al centro dell’attenzione dei dipendenti i gravi problemi che interessano l’intera categoria. Come se non bastassero tutti i peggioramenti delle condizioni di vita e di lavoro che negli ultimi 20 anni sono stati introdotti dai governi di centro destra e di centro sinistra, negli ultimi anni, siamo in presenza di una forte accelerazione dello smantellamento e destrutturazione della sanità pubblica e dei diritti dei lavoratori con la copertura dei sindacati complici. La USB sanità non ci sta a questo gioco che toglie dignità, diritti e salario a tutti e mette i lavoratori uno contro l’altro, rigetta categoricamente la misurazione della performance individuale che ha il solo scopo di dividere ulteriormente i lavoratori e togliere ancora salario, con il risultato di creare più disservizio a discapito dei cittadini.
Martedì 15 nvembre alle ore 14 si terrà, presso la Sala Gentile dell'ospedale di Foligno, un'assemblea-dibattito con i dirigenti regionali e nazionali dell'Unione Sindacale di Base .
(*) USB Pubblico Impiego