La donna è tra le 70 persone denunciate dalla squadra mobile di Ancona, tutti avrebbero pagato fino a 400 euro ad un infermiere marchigiano che invece di inoculare le dosi le buttava nel cestino
C’è anche una 36enne di origini russe, ballerina in un night club e residente a Città di Castello, tra le 70 persone denunciate per aver “finto” di vaccinarsi all’hub “Paolinelli” di Ancona.
La donna è finita nel registro degli indagati della Procura di Ancona, che le contesta i reati di corruzione, falso ideologico e peculato.
Le telecamere nascoste dentro il centro vaccinale marchigiano avrebbero rivelato agli investigatori della squadra mobile di Ancona che un infermiere 51enne (ora in carcere), dietro un pagamento tra i 300 e i 400 euro, buttava nel cestino dosi di vaccino fingendo di averle somministrate.
E secondo la Procura tra i pazienti passati da questo “operatore sanitario” ci sarebbe anche la 36enne, uscita dall’hub di Ancona solo con un cerotto al braccio, senza aver fatto l’inoculazione necessaria, e ovviamente la sicurezza di ottenere ugualmente il Green Pass.
Alla donna è arrivato ieri (11 gennaio) l’avviso di garanzia da parte della Questura di Ancona. Al momento è obbligata a rispettare l’obbligo di dimora nel Comune di Città di Castello e quello di presentazione alla polizia giudiziaria.