Trasimeno

Per la morte di Azzurra la Procura indaga sulla Pievaiola

Dopo quello dell’incredulità è il giorno del dolore per la comunità di Tavernelle per la morte di Azzurra Pulignani, la 45enne morta dopo essere caduta con la sua moto.

L’incidente è avvenuto lunedì 3 giugno lungo la strada Pievaiola, tra Capanne e lo svincolo per Solomeo. Un tratto di strada caratterizzato da un piano stradale sconnesso, con diversi avvallamenti.

E presumibilmente proprio uno di questi ha fatto perdere il controllo della sua motocicletta ad Azzurra, nel primo pomeriggio di lunedì, mentre era insieme ad altri amici motociclisti. Insieme al compagno aveva la passione per la moto, Azzurra. Che in questi giorni, complice anche il ritrovato beltempo, utilizzava la motocicletta anche per recarsi al lavoro, dato che la sua auto era in riparazione.

Per anni aveva lavorato nella pasticceria insieme alla mamma ed anche per questo era molto conosciuta nella frazione di Panicale. Ma la notizia ha colpito anche i tanti amici che Azzurra aveva a Perugia. La comunità di Tavernelle si è stretta intorno ai genitori, al compagno ed ai due figli di Azzurra, un ragazzo ed una bambina.

Sull’incidente la Procura di Perugia ha aperto un fascicolo. Secondo quanto si è potuto ricostruire, anche grazie alla testimonianza degli amici che viaggiavano sulle altre motociclette, Azzurra avrebbe perso il controllo della sua moto appunto in prossimità di un avvallamento dell’asfalto. Le gibbosità di quel tratto di strada, molto insidiose, sono note a quanti percorrono ogni giorno la Pievaiola tra la zona del Trasimeno e Perugia.

Senza urtare altri veicoli, la moto di Azzurra è finita a terra, al centro della strada. La donna è stata sbalzata sull’asfalto, rovinosamente. Le sue condizioni sono apparse subito disperate. Il cuore di Azzurra ha cessato di battere mentre la donna era sull’autoambulanza del 118, durante il trasporto in ospedale.

Sul posto sono giunti gli uomini della polizia municipale, che hanno deviato il traffico da quel punto della Pievaiola, per poter svolgere i rilievi attraverso i quali si potrà stabilire l’esatta dinamica del tragico incidente. Una strada molto transitata ed anche per questo considerata rischiosa, anche perché caratterizzata da numerosi attraversamenti secondari.