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PER IL SEGRETARIO TERRITORIALE UIL-FPL ANDREA RUSSO LA RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA DEL COMUNE DI FOLIGNO È IN STALLO

di Andrea Russo (*)

In questi giorni è emersa definitivamente la grave frattura venutasi a creare negli scorsi mesi all’interno della Rappresentanza Sindacale Unitaria presso il Comune di Foligno. C’erano già state diverse avvisaglie: solo sei componenti, sui dodici totali della RSU (la metà esatta), avevano sottoscritto a dicembre un accordo separato sul salario accessorio; alle successive dimissioni di un componente della RSU (eletto nella lista della UIL-FPL) era seguita l’ipotesi, da parte di un altro componente (eletto nelle liste della FP-CGIL), che tali dimissioni fossero state pretese da qualcuno. Ebbene, chi aveva avanzato tale ipotesi non aderiva all’invito dell’Amministrazione di effettuare un confronto diretto, alla presenza del vice sindaco, dell’intera RSU e dello stesso dimissionario (che, comunque presente, in tale occasione ribadiva, anche in modo particolarmente acceso, che le dimissioni derivavano solo da una propria volontà e che assolutamente nessuno le aveva pretese). Come se non bastasse, i sei componenti che non avevano sottoscritto l’accordo separato sul salario accessorio, dando seguito a quanto emerso durante l'ultima assemblea dei lavoratori hanno convocato in questi giorni una riunione della RSU per chiarire tali gravi ipotesi, oltre che per cercare di definire una serie di questioni aperte, compresa la posizione sindacale sulla proposta di riorganizzazione dell’intera struttura comunale presentata a fine marzo dall’Amministrazione. All’incontro si sono però presentati soltanto i sei componenti che avevano assunto l’iniziativa di convocare la riunione, venendo in tal modo definitivamente certificato l’assoluto stallo in cui ormai versa la RSU presso il Comune di Foligno, del tutto impossibilitata ad operare.
A questo punto, si deve ritenere la vicenda definitivamente chiusa, visto che colui che aveva avanzato l'ipotesi che le dimissioni fossero state pretese da qualcuno, oltre ad essere stato chiaramente e pubblicamente smentito dal diretto interessato, non ha ritenuto di volerla o poterla chiarire né alla presenza dell’Amministrazione né all’interno della RSU stessa, smentendosi e qualificandosi in tal modo da solo. Spiace dover rilevare che nemmeno gli altri componenti eletti nella lista FP-CGIL abbiano sentito la necessità che fosse fatta chiarezza tramite un confronto a viso aperto.
Stante lo stallo totale in cui versa la RSU (non esiste una maggioranza che consenta di esprimere la posizione dei lavoratori), i sei componenti che hanno provato a convocare, infruttuosamente, l’incontro tra i rappresentanti sindacali ritengono sia necessario da parte di tutti valutare l’opportunità di restituire immediatamente la parola ai lavoratori. A tal fine, qualora almeno tale percorso sia condiviso unanimemente da tutti i componenti, sono pronti a rassegnare le proprie dimissioni.

(*) Segretario territoriale UIL-FPL