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PER IL PRC- FOLIGNO, “PORTA A PORTA” E “RIFIUTI ZERO” SONO OBIETTIVI POSSIBILI

di Alessandro Pacini (*)

Il dibattito di questi giorni sul nuovo piano d'ambito dei rifiuti dell'Ati3 merita tutta la nostra attenzione ed il nostro impegno, sia come amministrazione che come cittadini.Riteniamo che sia giunto il momento di affrontare in maniera decisa il tema del ciclo dei rifiuti nel Comune di Foligno e più in generale di tutti i comuni compresi nell'Ati3; Foligno è infatti una realtà che non può prescindere dalle realtà circostanti ed il tema della raccolta differenziata, delle discariche, e della riduzione dei rifiuti va affrontato con una sguardo di prospettiva sia temporale che geografica.

Crediamo innanzitutto che la raccolta differenziata debba compiere un salto di qualità che ci permetta di raggiungere l'obiettivo fissato del 65% entro il 2014, e concordiamo con l'Assessore Piccolotti che auspica il raggiungimento di tale quota entro il 2013. Per fare questo tutti i cittadini devono fare la loro parte, e la VUS s.p.a deve puntare con ancor più determinazione sul metodo “porta a porta”,estendendo tale principio al più presto a tutte le utenze del nostro Comune. E' assodato e statisticamente provato infatti che la raccolta differenziata con il metodo porta a porta raggiunge fisiologicamente percentuali che toccano e a volte superano il 70% della mole complessiva di rifiuti prodotti dal territorio interessato; questo sia nelle grandi che nelle piccole realtà del nostro Paese.

Questo ci permetterebbe di ridurre i rifiuti indifferenziati da inviare nella discarica di S.Orsola, prolungando così la sua data di scadenza, prevista per il 31/12/2011 ed in prospettiva di aprire un ragionamento che scongiuri la costruzione di un inceneritore in Umbria e che porti all'assunzione di una politica dei “rifiuti zero”, possibile e già praticata in molte altre zone dell'Italia e dell'Europa. Eticamente insostenibile è invece lasciare bruciare tonnellate e tonnellate di rifiuti potenzialmente ancora utili o peggio permettere che sorgano interessi illeciti tra le nuove eco-mafie.

Cominciare dall'intensificare il porta a porta dunque, con una responsabilizzazione virtuosa tra cittadini, amministrazione, e soggetto gestore perché il buon esito della raccolta differenziata porta a porta non può prescindere dalla consapevolezza e dalla volontà dei folignati stessi che per primi devono cominciare a separare in casa i rifiuti, tenendo presente che ogni zona ha delle sue caratteristiche geografiche ed abitative, e che quindi occorre una strategia ed uno studio particolari e puntuali per ogni area in cui il metodo verrà esteso.

Crediamo quindi essenziale che la VUS investa risorse ed energie su questa modalità, dando avvio ad un progetto che aspiri ad una progressiva riduzione dell'indifferenziato, fino ad arrivare alla prospettiva di abbattere totalmente i costi per lo smaltimento dei rifiuti ed alla riduzione, nel lungo periodo, della relativa imposta per ogni cittadino.

Questa non è utopia, ma è un traguardo che ogni buona amministrazione deve imporsi. Da parte nostra metteremo in campo tutte le nostre risorse e la nostra collaborazione affinché questa via venga percorsa.

(*) Capogruppo Rifondazione Comunista Foligno